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La Pediatra risponde – Piede valgo: che fare?

Dottoressa, hanno detto a mio nipote che ha il piede valgo: di che cosa si tratta?

Il piede piatto valgo consiste in un’anomalia del piede la cui volta è appiattita. Fino a quattro o cinque anni il piede piatto valgo è fisiologico, l’arco plantare inizia a formarsi dopo i due anni di vita ed è completo intorno ai cinque o sei anni. Quindi se il suo nipotino ha meno di sei anni non si può fare una vera e propria diagnosi. Il piede piatto vero dopo quest’età si struttura lentamente, in genere la diagnosi precisa viene fatta tra i sette e otto anni. Per capire se c’è un piattismo vero si può vedere come, mettendo il bambino in punta di piedi, non si modifica il piattismo e il valgismo del calcagno. Ovviamente la diagnosi viene fatta dall’ortopedico, meglio se infantile, il quale metterà il bambino sul podoscopio e valuterà la volta plantare per capire se è fisiologica o patologica. La terapia consigliata è diversa per l’età: fino ai quattro o cinque anni non vanno fatte correzioni di alcun tipo. Utile può essere una ginnastica “naturale”, invogliando il bambino a camminare a piedi nudi o sulla punta dei piedi (per esempio, in spiaggia sul “bagnasciuga”), e usare il triciclo con distanza del pedale un po’ lunga in modo da far lavorare tutto il piedino. Dopo i cinque anni, se non vi è miglioramento, il bimbo può utilizzare scarpe normali con plantare morbido, eventualmente a “elica”. Dopo gli otto o nove anni, nel caso di piede piatto grave e persistente che determina dolore e affaticamento nella deambulazione, l’ortopedico potrà consigliare l’intervento chirurgico preceduto dagli esami radiologici del caso.

Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org.

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