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La gioia dei Pastori di Gelindo

Piovera

Intervista a Claudio Vicini dell’Anspi sulla visita per Natale agli anziani

Portare doni e felicità alle persone anziane di Piovera. Questo è l’intento dei “Pastori di Gelindo” che da 30 anni nel periodo natalizio svolgono un’attività molto interessante. Ci facciamo raccontare tutto da Claudio Vicini, 59 anni, cofondatore dei “Pastori di Gelindo” e presidente provinciale Anspi Alessandria.

Claudio, come è nata questa idea?
«È nata esattamente 30 anni fa all’oratorio parrocchiale “Don Marco Sanguelli Anspi” di Piovera. Nel periodo natalizio un gruppo di 12 pastori porta doni e auguri agli anziani del paese, che hanno superato gli 80 anni. Quest’anno ricorre il 30° anniversario e proprio domenica 8 dicembre abbiamo voluto festeggiare. Prima con la Messa solenne delle 11, con la partecipazione dei cori riuniti delle tre parrocchie, e poi il pranzo con i pastori. Erano presenti anche il sindaco, Giuseppe Betti, e i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Anche con loro, abbiamo acceso il grande albero che copre tutta la facciata dell’auditorium comunale al canto dei tradizionali “Astro del Ciel” e “Tu scendi dalle stelle”».

Come si svolgono le visite?
«Noi iniziamo sempre il weekend prima di Natale. Il sabato mattina iniziamo con la visita al cimitero e un omaggio floreale ai soci Anspi deceduti. Poi partiamo con le visite prima alle cascine di Piovera e poi a tutte le famiglie di anziani. Andiamo da loro con i vestiti tipici Gelindo e con una slitta carica di doni: panettoni, dolci e altri pensieri. Normalmente sono circa 70 famiglie e finiamo domenica. Nel pomeriggio di sabato facciamo visita anche alla casa di riposo. Ma per quest’anno c’è di più…».

Cioè?
«In occasione di questo particolare anniversario vogliamo dare a tutta la comunità di Piovera, Alluvioni e Grava, la “Luce della Pace” da Betlemme. Questa luce viene accesa dagli scout dalla Basilica della Natività di Betlemme, portandola fino a Vienna e da qui trasferita in tutta Europa in treno. Ad Alessandria arriva sabato 21 dicembre alle 19.30. Qui, un incaricato dell’oratorio andrà, con una lampada apposita, e dal giorno successivo prima la porteremo alla Messa domenicale di Alluvioni e Grava, e il 24 sera nella celebrazione natalizia a Piovera».

In quanti lavorano a questo progetto?
«A questa iniziativa partecipano molti volontari: dai bambini del catechismo che fanno a mano i biglietti di auguri, fino a chi si prende cura dei vestiti dei pastori. Collaborano circa una trentina di persone. Con noi abbiamo un volontario che è stato per molti anni missionario in Africa, Franco Sgnaolin, che porta i vestiti originali dei pastori Masai. Ma non possiamo non ringraziare anche il presidente dell’oratorio Alessandro Maccarini, che è anche consigliere provinciale dell’Anspi, e il parroco don Cesare Fossati».

Perché lo fate?
«È un momento di unità importante perché portiamo e riceviamo gioia. Quando si entra in queste case si vede proprio la felicità che hanno queste persone nell’incontrarti. Il paese aspetta questo momento con gioia, nel corso degli anni sono state fatte oltre duemila visite. Questo è il regalo più bello per il nostro Natale».

Alessandro Venticinque

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