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Foto: Alessandria Calcio

La storia chiama: all’Alessandria il compito di rispondere

“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli

Per una volta il nostro lettore, al momento dell’uscita in edicola del presente Corsivo, non avrà il privilegio di conoscer ciò che il povero redattore ancora ignora ma starà vivendo le ultime ore di pathos nella spasmodica attesa di una partita storica comunque vada.

Volendo evitare qualsiasi tipo di considerazione tecnico-tattica, non foss’altro per scaramanzia, vorrei quindi limitarmi ad osservare l’enorme importanza dell’evento di Giovedì 17 Giugno 2021 rispetto alla parabola della nostra amata Alessandria.

Potrei allora limitarmi ad osservare come siffatto match, sul piano della rilevanza, si collochi all’interno d’una speciale classifica di cui fanno parte sei – e dico sei – partite disputate da sessantaquattro anni a questa parte, cioè a dire dal 1957 ai giorni nostri.

Correva infatti il 23 di Giugno del 1957 quando i Grigi, battendo 2-1 il Brescia in “San Siro”, fecero propria l’ultima promozione della loro storia in Serie A. Gianni Rivera, all’epoca quattordicenne, doveva attendere ancora un paio d’anni prima di debuttare ufficialmente nel calcio dei grandi.

Il 26 Giugno del 1975, nuovamente a San Siro, l’Alessandria, con identico score (2-1) le busco’ invece dalla Reggiana e salutò la Serie B per l’ultima volta.

Ancora dieci anni – il 16 Giugno dell’85– e Ciccio Marescalco (peraltro autore di un gran gol) e compagni uscirono sconfitti per 3-2 dal “Braglia” di Modena per mano del Prato fallendo una meritata promozione dalla C2 alla C1 ma, quindici anni più tardi, per la precisione l’11 Giugno del 2000, a pochi chilometri di distanza dal luogo della precedente disfatta, (cioè in quel di Reggio nell’Emilia), e di nuovo per 3-2, godettero di una meravigliosa nemesi storica nei confronti dei toscani e si presero quel salto di categoria promozione tre lustri addietro sfuggito.

Altri diciassette anni e, sulle rive dell’Arno fiorentino, gli uomini allenati prima da Braglia e poi da Pillon, con Gonzales e Iocolano condottieri sul campo, incassarono un perentorio 2-0 dai ducali gialloblu del Parma e persero d’un soffio l’agognata B.

Ed ecco come e perché la partita il giorno 17 del mese di Giugno del 2021 va a porsi in una elite di sei partite destinate a lasciare un segno nella storia degli ultimi sessantaquattro anni grigi ma, v’e’ di più poiché questa, rispetto alle altre cinque, gode di un ulteriore primato essendo l’unica a disputarsi nella tana dell’Orso.

E allora DÙMA FANCIÒT!

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