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«Avevamo bisogno di tornare a Lourdes»

Andrea Serra, Oftal di Alessandria

«Siamo tornati stanotte da Lourdes, è stata un’emozione unica…». A dircelo, con la voce commossa, è Andrea Serra, presidente della sezione di Alessandria dell’Oftal. Lui e una trentina di “oftaliani”, tra cui quattro malati, sono partiti venerdì 18 giugno alla volta del Santuario francese, con rientro nella notte tra lunedì e martedì. E proprio quello dell’Oftal è stato il primo pellegrinaggio italiano a Lourdes: «Nessuna associazione si era ancora messa in cammino in questo complesso periodo» ci racconta Serra. Nonostante l’emozione di ritornare sotto la Grotta, sono ancora tante le difficoltà per la totale ripartenza del Santuario sui Pirenei.

Serra, che clima ha respirato a Lourdes?

«C’è molto, molto, silenzio… Tanti alberghi e negozi sono ancora chiusi. Durante il giorno ci sono diverse persone, soprattutto tra sabato e domenica, ma durante la settimana e alla sera sono pochissime. Stanno provando a invogliare i fedeli per rilanciare l’economia, ma la situazione è davvero complessa. Tutto viene fatto in sicurezza: si seguono le norme anti-Covid e diverse funzioni si svolgono all’aperto, proprio per permettere di stare in spazi più ampi. Ho trovato un luogo più raccolto e silenzioso, è anche un modo diverso di “pellegrinare”. Prima il pellegrinaggio era andare a Lourdes con gli ammalati, si era presi dal servizio. Adesso si ha molto più tempo per pregare, un aspetto importante anche questo, perché proprio Lourdes è un luogo di preghiera, raccoglimento e introspezione».

Cosa ha chiesto sotto la Grotta?

«Ho pregato per ringraziare la Madonna: avendone avuto il tempo ho sfruttato questa occasione. Abbiamo celebrato due Messe alla Grotta e recitato diversi Rosari trasmessi da Tv2000. Siamo stati insieme e abbiamo fatto comunità, potendo stare tutti nello stesso albergo. Chi ha partecipato sentiva la necessità di tornare a Lourdes, e siamo stati davvero bene».

Ci saranno altri pellegrinaggi organizzati da voi?

«Per adesso non ci saranno pellegrinaggi organizzati dall’Oftal di Alessandria. Ma diversi nostri associati si metteranno in viaggio con altre diocesi. Penso a un gruppo che partirà il 23 di luglio con Tortona».

Cambierà modo di fare pellegrinaggio?

«Spero di essere smentito, ma credo veramente che cambierà, vedo una ripresa molto lenta. Per prima cosa bisognerà capire se gli alberghi e le varie strutture avranno la forza di reggere ancora. C’è tanto silenzio a Lourdes. Tutti hanno perso in questa pandemia: le Hospitalité e gli Accueil avevano tantissimo personale, adesso sono realtà che da più di un anno non fanno nulla. Non so come sarà il futuro, ma credo che sia decisiva la risposta dei fedeli nei prossimi mesi».

Serra, ha un aneddoto sul pellegrinaggio appena concluso?

«Nella prima Messa alla Grotta, siamo stati accolti dal vicerettore del Santuario, monsignor Xavier D’Arodes, che ci ha detto: “Avete risposto alla chiamata della Madonna”. E poi ancora, rivolgendosi a Maria, ha aggiunto: “Hai visto che sono arrivati?”. Un momento bello e intenso, che ha colpito tutti noi. Poi ci hanno ancora ringraziato per l’incontro in streaming di giovedì 29 aprile con padre Nicola Ventriglia, svolto anche con la collaborazione delle Comunicazioni Sociali della nostra diocesi. Da quell’incontro sappiamo che a molti è tornata la voglia e il coraggio di pregare sotto la Grotta di Lourdes».

 

Alessandro Venticinque

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