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Italia-Spagna: il film della semifinale di Euro 2021

«Loro con il tiki taka, noi con il tuca tuca»

Una vittoria sofferta, ai rigori, passando per i supplementari e per l’1 a 1 dei tempi regolamentari. Poi l’errore di Morata e il rigore decisivo di Jorginho. Questo è il film di Italia-Spagna, nella semifinale dell’Europeo 2020, in cui gli Azzurri hanno conquistato il pass per la finale di domenica 11 luglio, con l’Inghilterra, a Wembley. Quella di martedì per la nostra Nazione, e gli italiani nel mondo, è stata una serata indimenticabile. Una di quelle “notti magiche“, tinte di azzurro, che mancavano da tanto tempo e che hanno fatto battere il cuore di milioni di tifosi.

Ed è battuto tanto anche il cuore di Francesco Repice, storico radiocronista di Rai Radio 1, durante l’ultimo rigore dell’Italia. Il suo urlo di gioia è diventato virale sul web: «Jorginho, all’ultimo rigore, ha tenuto la palla in un angolo che vuol dire vittoria, che vuol dire finale, che vuol dire che l’11 luglio ci siamo noi qua. E lo siamo dopo una partita, gentili ascoltatori, di una sofferenza inaudita. Ma ci andiamo noi in finale. Ci andiamo noi!».

Il giorno dopo la semifinale, i principali giornali sportivi italiani analizzano i tanti volti di questa bellissima vittoria.

«La gioia immensa di una Squadra Unica e di una Nazione che negli azzurri identifica la classe e la resilienza, la forza e l’orgoglio, la sofferenza e il trionfo di un gruppo rotolato sin sull’orlo dell’abisso, eppure capace di rialzarsi e di vincere» commenta Xavier Jacobelli, direttore di TuttoSport.

«Nel calcio non basta avere il pallone e comandare il gioco per 100 minuti su 120, bisogna anche buttarla dentro. Alla Spagna è mancato il cazzotto del k.o., noi abbiamo saputo incassare, resistere» sottolinea Andrea Di Caro, vicedirettore della Gazzetta dello Sport.

Poi c’è Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che ricorda Leonardo Spinazzola, infortunatosi al tallone d’achille ai quarti contro il Belgio: «All’ultimo rigore, quello realizzato da Jorginho, ho immaginato Spinazzola che – urlando di gioia – lanciava in aria le stampelle».

Ma c’è anche Mario Sconcerti, che sulle colonne del Corriere della Sera scrive: «Mancini piace alla fortuna, ha qualche cosa di sorpreso e femminile che lo rende universale. La fortuna non ci ha aiutato, siamo noi che l’abbiamo sedotta».

Si superano i giornali spagnoli. Il quotidiano sportivo As titola, nella sua edizione in edicola, «Porca miseria» con la foto del rigore sbagliato da Morata. Ma fa ancora meglio quando sul proprio sito apre con «Ellos con el tiki taka, nosotros con la tuca tuca» («Loro con il tiki taka, noi con il tuca tuca»). Ricordando la recentissima scomparsa di Raffaella Carrà, amata tanto in Italia quanto in Spagna. Marca titola: «Con honor». Anche i francesi de L’Equipe aprono con l’Italia scrivendo «L’allegria».

E poi ci sono le immagini e i video delle città in festa, in Italia e in tutto il mondo. Da Roma, Milano, Napoli, Torino fino a New York e Barcellona. Proprio nella città spagnola, oltre ai tifosi azzurri, anche i catalani hanno festeggiato la sconfitta della Spagna. Ovviamente, per ben altri motivi che nulla hanno a che vedere con quelli sportivi. Intanto, mentre il mondo azzurro festeggia, domenica, a Wembley, appuntamento con la storia. Per vincere un torneo che tra le mani italiane manca dal lontano 1968.

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