Indagine congiunturale di Confindustria Alessandria
In un contesto economico ancora instabile emergono segnali di indebolimento per il trimestre d’estate, in linea con la tendenza regionale e nazionale. Le previsioni degli industriali alessandrini sono più incerte rispetto a quelle di primavera, ma gli indici complessivi sono positivi, tengono export, investimenti e occupazione, e si assesta l’impatto dei costi dell’energia e di quelli delle materie prime e della logistica.
Lo confermano i risultati della 195a Indagine congiunturale trimestrale di Confindustria Alessandria, che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre luglio-settembre 2023. I principali indici Sop, che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, permangono positivi anche se si contraggono, e sono sempre elevati gli indicatori della propensione ad investire e dell’utilizzo degli impianti, è ancora positivo anche quello della redditività, ed è stabile e basso il ricorso alla cassa integrazione. La rilevazione che riguarda i prezzi evidenzia un andamento sostanzialmente stabile rispetto al precedente trimestre: il 31% delle imprese prevede un aumento dei prezzi delle materie prime (era il 36%), il 16% prevede aumenti per quelli dell’energia (era il 20%) e il 26% per i costi della logistica (era il 30%).
In dettaglio: la previsione dell’occupazione è a +8 (era +14 nell’ultimo trimestre), quella della produzione è a +7 (era +11), quella degli ordini totali a +4 (era +15), quella degli ordini export a +5 (era +5). Positiva, anche se in calo, la previsione sulla redditività a +3 (era +5). La previsione di ricorso alla cassa integrazione è stabile ed è formulata dal 4% degli imprenditori intervistati (era il 4%) e sono sempre in maggioranza, al 76% (era il 76%), quelli che prevedono invariata l’occupazione. La propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è sempre alta ed è dichiarata dal 75% degli intervistati (era il 79%), e il grado di utilizzo degli impianti è elevato e stabile al 79% della capacità (era 79%). Il ritardo negli incassi diminuisce ed è segnalato dal 26% degli imprenditori (era il 30%), e ha lavoro per più di un mese il 67% degli intervistati (era l’84%).
Per i settori produttivi: previsioni altalenanti per il metalmeccanico, che sono positive per occupazione ed export, e per quelle della chimica positive per l’occupazione, sono ancora negativi i dati per la gomma-plastica, mentre il settore alimentare, soggetto alla stagionalità, rileva previsioni positive per produzione, ordini totali ed export. Per il settore dei servizi alle imprese le previsioni sono migliori di quelle complessive: occupazione a +14 (era +17), il livello di attività aumenta a +30 (era +6), i nuovi ordini da +20 a +27, export stabile da -4 a -4, e redditività che permane positiva. Questo andamento è in linea con quello regionale, e i dati alessandrini sono anche migliori per l’export, gli investimenti, utilizzo degli impianti e redditività.
«In questa indagine gli imprenditori esprimono previsioni più caute rispetto a quelle dello scorso trimestre» spiega Laura Coppo (nella foto sopra), Presidente di Confindustria Alessandria. «L’analisi riguarda il periodo influenzato anche dalla pausa estiva e gli indici, peraltro non negativi, confermano altresì quanto si rileva anche a livello nazionale e regionale. Anche la nostra indagine evidenzia punti positivi: l’export tiene, sono buone le previsioni degli investimenti e dell’utilizzo degli impianti, l’indice degli ordini è positivo, anche al traino di una buona performance del metalmeccanico e dell’oreficeria-gioielleria, mentre è negativo quello regionale. E ancora: il Sop dell’occupazione per noi è numericamente il migliore, sebbene in ribasso, e sono basse le previsioni di rialzo dei costi energetici. A livello regionale questa indagine evidenzia “un raffreddamento delle attese, spiegato per intero dalla netta frenata del comparto manifatturiero cui si contrappone il miglioramento del comparto dei servizi”».