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La “Fulvio Minetti” compie 30 anni. E si racconta…

Intervista alla presidente Francesca Biolatto

Francesca Biolatto (nella foto) è presidente della Associazione “Fulvio Minetti”, che opera nel territorio di Alessandria e Valenza e dà un supporto concreto e umano ai pazienti inguaribili, ma curabili, e ai loro cari, promuovendo a livello locale la cultura della Terapia del dolore. L’associazione ha appena compiuto 30 anni di attività: a Francesca chiediamo di raccontarceli.

Francesca, si può fare un bilancio?

«Sono in questa associazione da 15, l’ho conosciuta quando sono entrata come Operatore socio sanitario in ospedale ed è stato aperto l’Hospice “Il Gelso”, qui ad Alessandria. Ho lavorato lì fino a due anni fa, poi sono andata in pensione, rimanendo però a fare la volontaria. L’associazione porta il nome di Fulvio Minetti, un ragazzo seguito dai “pionieri” delle cure palliative, che all’epoca esisteva non Europa, ma da noi non erano ancora state istituzionalizzate. Erano medici e infermieri che seguivano pazienti che conoscevano per “passaparola”… Quando Fulvio è mancato, hanno chiesto ai genitori se potevano dedicare a lui l’associazione che pensavano di aprire».

Oggi siete una realtà conosciuta e stimata. Immagino siate disponibili verso coloro che intendono conoscervi meglio e dare il loro contributo come volontari.

«Certo. Ogni due anni facciamo un corso di formazione, e al termine chiediamo ai partecipanti se vogliono fare i volontari. Chi aderisce viene affiancato dai “vecchi”, finché non è in grado di procedere da solo».

Come vi sostenete dal punto di vista economico?

«Qualche anno fa abbiamo pensato di vendere dei panettoni durante il periodo natalizio. Abbiamo scelto un prodotto piemontese, della Bonifanti di Torino; un panettone artigianale, molto buono, e siamo partiti così. Al primo tentativo, sei anni fa, ne abbiamo venduti 120. Eravamo felicissimi, ci sembrava un record difficile da battere».

E poi?

«L’anno scorso sono stati 700, e quest’anno penso che faremo ancora meglio. Le persone addirittura ci chiamano, per acquistarli…».

Come userete il ricavato?

«Doneremo all’Hospice una linea telefonica nuova per il Wi-fi, dedicata ai parenti. Costerà diecimila euro: cinquemila ce li metterà la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il resto sarà a carico nostro, compreso l’abbonamento mensile. E questo è un pezzo…».

C’è altro?

«Sì. Abbiamo già sostituito, in ogni stanza, i 16 materassi delle poltroneletto per i familiari. Avevano ormai 15 anni, erano un po’ usurati».

So che di panettoni non ne sono rimasti molti… come si fa ad acquistarli?

«Si può contattare l’associazione tramite WhatsApp al 333 7130906, oppure scrivendo all’email info@fulviominetti.it. Ma vorrei dire ancora una cosa…».

Prego.

«Il contributo economico è fondamentale, certo, ma per noi è altrettanto importante il sostegno morale. A volte ci scoraggiamo, o discutiamo tra di noi, e perdiamo un po’ di entusiasmo… avere qualcuno che ci sostenga, che ci dica “grazie per quello che fate, continuate”, ecco, questo ci aiuta. Per noi è più gratificante donare che ricevere, e anche quel “grazie” che riceviamo ci aiuta a donare di più».

Andrea Antonuccio

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