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Sant’Alessandro: «Caro don, ti ringraziamo!»

Caro Don,

sei con noi da 23 anni, e oggi ti salutiamo. Lo sai, te l’abbiamo già detto: non contiamo gli anni che passano perché non passano le persone che contano. Questo per noi è un giorno di festa perché tu per noi sei una di quelle persone, e non possiamo che ringraziare il Signore per il dono che ci ha fatto della tua presenza tra noi e per il cammino, ricco di frutti, che ci ha concesso di percorrere insieme in questi anni. Stai per cominciare un nuovo tratto di strada e il nostro augurio per te è di continuare a vivere la tua vocazione con serenità, quella che può nascere solo dalla preghiera, dalla docilità a lasciarsi illuminare dalla Parola e guidare dallo Spirito Santo e dalla consapevolezza di poter continuare a contare su tanti amici il cui affetto e la cui presenza siamo certi continuerai a sentire, e del cui cammino in qualche modo continuerai a fare parte, perché siamo accomunati da un percorso nel quale non è importante quanti passi fai ma l’impronta che lasci. Ed è per questo che oggi, come Comunità, vogliamo dirti grazie, per la profondità delle impronte che ci lasci in dono. Grazie per le persone anziane e spesso sole che hai sempre visitato e per i tanti ammalati ai quali hai dato cura spirituale e assistenza fisica. Grazie per le persone che hai ascoltato e alle quali, nell’esercizio del tuo ministero, hai concesso il perdono del Padre, un perdono che è sempre stato un affettuoso abbraccio e un invito a non perdere di vista ciò che è essenziale: mettere al centro non se stessi ma Cristo, e i fratelli nella cui carne Egli si manifesta. Grazie quindi per tutte quelle persone, vicine e lontane, alle quali hai dato aiuto anche materialmente nella povertà dei loro mezzi, e che come Comunità ci hai spinto ad aiutare, ad accogliere, a riconoscere come fratelli e sorelle. Grazie per tutti i bambini e i ragazzi che in questi anni hai accompagnato a diventare adulti, e grazie in particolare per tutti quegli adulti che hai guidato a riscoprirsi un po’ bambini, contribuendo a fare di questo luogo, di questa Comunità, un punto di riferimento per ciascuno. Grazie per il tuo servizio nascosto, per quelle piccole attenzioni che solo alcuni hanno potuto toccare con mano e che però, proprio per questo, tanta importanza hanno agli occhi del Signore. Grazie per lo spazio che hai saputo lasciarci, per la fiducia che hai voluto concederci, per la discreta ma attenta presenza con cui ti è stato donato di guidarci. Ti chiediamo scusa per tutte quelle volte in cui, come singoli e come Comunità, non abbiamo saputo esserti accanto e accompagnarti come tu invece, spesso in maniera silenziosa, hai saputo fare con ciascuno di noi, e speriamo tu possa perdonarci per tutti i grazie che in questi anni, e anche ora, ci siamo dimenticati di dirti. Li uniamo in un grazie che li contenga tutti, il grazie per il tuo sorriso, un sorriso fatto, prima che con le labbra, con il cuore e con gli occhi, con lo sguardo mite e accogliente di chi preferisce dire dei sì che dei no, e che a molti di noi ha aperto o tenuto aperte le porte di questa Comunità, una di quelle chiavi che tutto può aprire e che siamo convinti sia uno degli esempi più belli che ci lasci in dono nel vivere il nostro servizio. Affidiamo il tuo percorso a Maria, Madonna della Salve che sempre ci esaudisce, Madonna Nera a cui tanto sei legato, madre dolce in cui ci hai insegnato a confidare e che sempre custodirà la tua vocazione. Affidiamo il nostro cammino futuro allo Spirito Santo, ai doni che vorrà continuare a elargire nella nostra Comunità, alla cura e all’attenzione reciproca che vorrà donare alle nostre relazioni, per continuare a fare vera comunione tra noi e con Cristo, che ci tiene uniti e che ci lega attraverso l’esperienza di una gioia di cui anche tu, don, hai fatto e farai parte. Qui, tra noi, sei e sarai sempre a casa, perché questa è una famiglia e chi passa da Sant’A anche se si allontana non se ne va mai davvero. Il nostro ultimo grazie va al Signore per averci donato la ricchezza più grande, quella di incontrarti incontrandoLo e di incontrarLo incontrandoti. Portaci sempre nel cuore, don, come noi porteremo sempre nel cuore te, e custodiscici in quella preghiera che noi a nostra volta non ti faremo mai mancare. Camminare con te è stato prima di tutto un piacere, quel piacere di stare insieme, accolti in semplicità gli uni dagli altri, che è alla base della nostra esperienza di Comunità e senza il quale nessun discorso “pastorale” può avere la forza di essere portato avanti. Possa sempre accompagnarti, caro don, il sapore, il gusto, di questa gioia che qui speriamo tu abbia vissuto, frammento di eternità che ha origine in Cristo, pane di vita vera, ma che si incarna nei volti e nelle mani di tante persone che oggi ti lasciano andare, ma solo per poterti tenere ancora più vicino. Ciao don, buon cammino. Lo sai, insieme è più bello: insieme a Lui, attraverso di te, lo è stato di più. Grazie.

La Comunità parrocchiale di Sant’Alessandro

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