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Addio, cara dottoressa Uasone

Ricordiamo commossi la dottoressa Rosantonietta Uasone, donna e medico di grande fede e dolcezza, attraverso le parole di chi l’ha conosciuta e apprezzata. Vi ricordiamo anche che lunedì 10 maggio alle ore 18, nel Santuario Beata Vergine di Loreto e Santa Rita (in via Plana 42 ad Alessandria) sarà celebrata la Santa Messa di Trigesima per la dottoressa Uasone.

Una donna che è esempio per le nuove generazioni

Conobbi la dottoressa Uasone molti anni fa (ho raggiunto un’età in cui inizio a vergognarmi di dire quanti) quando mi ci portò la mia mamma: in allora mi colpirono l’estrema dolcezza ma anche la professionalità di una donna che non avevo mai scordato.

Passarono molti anni e, fatta eccezione per qualche fugace saluto in Chiesa, non ebbi più modo di frequentarla fino a che, dovendo affrontare un problema della mia bambina, ripensai a lei: le telefonai e, nonostante si fosse da tempo ritirata dall’esercizio attivo della professione, la sua disponibilità a riceverci fu immediata.

Stiamo parlando di poco più di un anno fa e, sia pur un poco piegata dall’età e comprensibilmente affaticata, notai in lei quel tratto rassicurante, che mai intaccava la sua grande professionalità, che era rimasto impresso nella mia mente di bambino di molto tempo addietro.

Non serve precisare che, a seguito del colloquio, e grazie ai suoi consigli, in breve tempo la situazione di mia figlia si risolse brillantemente così, non oltre un paio di settimane fa, le ritelefonai per parlarle del mio secondogenito: come sempre fu disponibile anche se mi chiese la cortesia di sentirci dopo Pasqua.

La sentii un po’ più affaticata del solito ma, nonostante questo, riuscì comunque ad infondermi la sicurezza e la tranquillità di sempre. La notizia della sua morte mi ha colto di sorpresa lasciandomi sconcertato ma, più che triste, perché sono certo che è tornata alla Casa del Padre, con un senso di grande rimpianto per una donna autorevole, professionale e al contempo di straordinaria dolcezza che dovrebbe essere di esempio per le nuove generazioni.

Silvio Bolloli

Il tuo dolce sorriso rimarrà unico

Che grande certezza proviene da queste parole mentre mi accingo a scrivere un personale ricordo di Antonietta…Non ti ho conosciuta come medico, pediatra, dottoressa dalla professionalità ineccepibile, dalle capacità diagnostiche e dalle grandi doti umane trasferite nel prendersi cura dei piccoli pazienti e nelle amorevoli relazioni con i loro familiari. Ti ho conosciuta, vent’anni fa, al mio ingresso al Soroptimist ed è ancora molto chiara l’immagine della nostra presentazione: alla stretta di mano (la tua mano fragile), alla frase di benvenuto hai aggiunto in modo affettuoso: anch’io mi chiamo Rosa!

In quell’occasione ho conosciuto anche il tuo dolce sorriso, mai lasciato inespresso ma sempre ad accompagnare il tuo saluto, le tue parole, il tuo modo di avvicinare le persone. Pensandoci credo che tu non ti sia mai rivolta al prossimo senza quel tuo dolce sorriso… La conoscenza più profonda però è avvenuta attraverso l’Ordine Francescano Secolare (Terziari francescani) di cui anch’io faccio parte nella Fraternità di Novi Ligure.

Per alcuni anni hai anche ricoperto la carica di Ministro (Presidente) del Gruppo alessandrino, rendendo in questo ambito un servizio utile alla vita spirituale dei fratelli e delle sorelle , traducendo – attraverso la tua quotidiana testimonianza – il messaggio di umiltà cui fa riferimento la Regola di san Francesco. Ho potuto anch’io apprezzare la tua profonda fede, i tuo gesti di carità cristiana, sempre concreti; la solidarietà per l’altrui sofferenza; la condivisione delle difficoltà degli ultimi, dei fragili, degli esclusi da una società sempre più attenta invece alle apparenze ed agli opportunismi. Mi sono arricchita interiormente per tutto quello che mi veniva narrato e che tu portavi a compimento nell’assoluto silenzio, senza clamori né ostentazioni ma rivestita sempre di quell’abito umile che era il tuo cristiano stile di vita.

Ora ti penso “nella luce del Risorto”, penso che il tuo dolce sorriso – anche lì – non si confonderà ad altri ma rimarrà unico come quando, passando il dito indice sulla mia guancia come una carezza, mi hai detto: “Sei una bella persona, hai una fede nitida, documentata”.

Rosa Mazzarello Fenu

Nella foto qui sopra, la dottoressa Uasone, con il cappello grigio, in prima fila alla Riunione dei Ministri dell’Ordine Francescano Secolare

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