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Cantieri di restauro per San Rocco e San Pietro

Felizzano

Il volume “Cantieri di restauro a Felizzano. Le chiese di San Rocco e San Pietro” sarà presentato domenica 13 giugno alle 15, in piazza San Pietro a Felizzano. Oltre ai curatori e agli autori, a moderare l’incontro sarà il giornalista Gualberto Ranieri. Dopo questa presentazione seguirà il lancio ufficiale della campagna di raccolta fondi per restaurare la chiesa campestre dedicata alla Madonna della Fonte. All’evento del 13 giugno, con ingresso gratuito e nel rispetto delle norme anti-Covid, sarà presente anche don Claudio Pistarino, parroco di Felizzano, ideatore e promotore del progetto del restauro.

Don Claudio, cosa accadrà domenica 13 giugno?

«Presenteremo un volume, di circa 400 pagine, riguardante il restauro di due chiese di Felizzano: San Rocco al cimitero e San Pietro. Faremo vedere i restauri della chiesa di San Pietro, trovandoci nella piazza adiacente, e avremo con noi tanti ospiti. A seguire rinfresco per tutti. Come secondo passaggio, ci sarà il lancio di una campagna di crowdfunding per il restauro della chiesa campestre dedicata alla Madonna della Fonte».

Cosa possiamo trovare all’interno del libro?

«Sicuramente le foto e il lavoro di Monica Fantone, funzionaria della Soprintendenza, che ha seguito la maggior parte dei lavori, e di Antonella Barbara Caldini, architetto incaricato che ha curato i restauri. Poi si potranno trovare diversi interventi di funzionari della Soprintendenza, i saluti dei presidenti della varie fondazioni che si sono spese in questa opera, i sindaci di Alessandria e Felizzano, e i presidenti della Provincia e della Regione. Ma anche i messaggi del vescovo, monsignor Guido Gallese, di don Gianluca Popolla, delegato per i Beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta, e del diacono Luciano Orsini, delegato vescovile e direttore dell’ufficio per i Beni culturali della diocesi».

Perché impegnarsi in un restauro?

«È davvero importante questa iniziativa, perché occorre guardarla come un punto di arrivo e di partenza. Di arrivo perché abbiamo ricevuto dalle generazioni passate dei beni, che noi siamo chiamati a tutelare e conservare. Di partenza perché tra 50 anni, quando ci sarà bisogno di un nuovo restauro, si potrà partire direttamente dalle documentazioni storiche sulle chiese. E, quindi, questo libro servirà per chi coloro che lavoreranno in futuro. Si tratta di un rispetto nei confronti delle generazioni passate e un’attenzione per le generazioni future, attraverso questa documentazione scritta. A volte si fanno dei restauri e le documentazioni non vengono pubblicate o diffuse, in questo caso abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutti questi documenti. Un coronamento per diversi anni di impegno: due chiese restaurate totalmente, dalle fondamenta alla croce che c’è sul campanile. Intervenendo sia a livello architettonico, con muri, cappelle e altari, sia a livello artistico, con quadri e opere».

E in tutto questo, dove troviamo il lato spirituale?

«Chi in qualche modo si è adoperato nei precedenti lavori lo ha fatto avendo una fede autentica e genuina, offrendo quel poco che aveva. Adesso rimettere a posto queste chiese non è solo un gesto di rispetto nei confronti di quelle persone, ma è anche dare la possibilità di usufruire di questi luoghi per rafforzare il legame spirituale dei fedeli. Penso alla Madonna della Fonte che è la Patrona del paese, oppure alla forte devozione di San Rocco, che celebriamo il 16 agosto con una Messa, e poi ancora il rapporto dei fedeli con la chiesa di San Pietro. Tutti luoghi che hanno un legame indissolubile con gli abitanti di Felizzano, e non solo».

Alessandro Venticinque

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