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Un omaggio alla grande Raffaella

“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli

Il 5 luglio 2021, all’età di 78 anni, muore Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà. Un’artista apprezzata non solo in Italia, ma anche all’estero: Germania, Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Grecia, America latina e soprattutto in Spagna. È molto amata perché sa comunicare gioia con le sue appassionate canzoni ed è ricca di umanità che la rendono come un’amica di famiglia. Una carriera strepitosa, durata una cinquantina di anni, con ricevimento di numerosi dischi d’oro e di platino.

Con questo mio scritto desidero renderle omaggio raccontando non i suoi successi, noti alla maggioranza della gente, ma alcuni episodi della sua vita che mi hanno interessata. Il suo cognome è Pelloni, ma nella prima metà degli anni sessanta le è dato lo pseudonimo Carrà, consigliatole da un regista appassionato di pittura, il quale associa il suo vero nome, Raffaella, che ricorda il pittore Raffaello Sanzio, al cognome del pittore Carlo Carrà. Lei abbandona la recitazione, svolta per alcuni anni, per concentrarsi sulla carriera di presentatrice televisiva, soubrette e cantante ottenendo così successo e fama a livello internazionale.

Raffaella non ha figli naturali e un suo particolare merito è quello di dedicare un programma televisivo alle adozioni a distanza. Obiettivo è raccogliere, tramite un centralino, le adesioni di quanti vogliono aiutare i bambini dei Paesi più poveri del mondo con un sostegno a distanza, riuscendone a raccogliere con successo, adottandone parecchi anche lei stessa. Il 13 ottobre 2018 è insignita dell’onorificenza di Dama dell’Ordine al merito civile dall’ambasciatore spagnolo in Italia, Alfonso Dastis, per conto del re di Spagna Felipe VI. La poliedrica “regina dello spettacolo italiano”, come è definita, è una vera signora, riservata, che intrattiene relazioni con tutti nella stessa maniera, nella semplicità e cordialità. Eccezionali sono la sua vitalità e le sue famose “sventolate” di capelli. È molto legata a Monte Argentario, in Toscana, dove nella sua bella casa a Cala Piccola, trova spesso fonte d’ispirazione.

La sindaca di Roma, Virginia Raggi e la conduttrice televisiva Lorena Bianchetti, venerdì 9 luglio, durante la Messa di commiato nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli in Roma, insieme con quattro frati francescani venuti da Monterotondo, le rivolgono pensieri di grande stima. Raffaella è devota a Padre Pio e desidera compiere una tappa del suo ultimo viaggio nella terra dell’amato Santo. Raffaella indimenticabile! Per me c’è un motivo in più per ricordarla: nasce il 18 giugno, come me, ma due anni prima, nel 1943. Al “Rumore”, celebre suo brano, ora io preferisco il silenzio e la preghiera, necessari per non dimenticare che lei è una creatura amata e accolta da nostro Signore Gesù Cristo.

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