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Un cambiamento nel solco della continuità

Tribunale ecclesiastico diocesano

Il passaggio di consegne ai vertici del Tribunale ecclesiastico di questi giorni rappresenta un momento di cambiamento che si pone come evoluzione di un lavoro svolto in sinergia di spirito e di intenti, di un sodalizio iniziato cinque anni fa con la costituzione del Tribunale diocesano tra l’uscente Vicario Giudiziale monsignor Massimo Marasini (nella foto qui sotto) e l’ex cancelliere oggi Giudice monocratico, nominato in questi giorni nuovo Vicario Giudiziale don Giovanni Bagnus (nella foto).

Così definisce il suo ingresso nel Tribunale ecclesiastico in questa nuova veste: «Accolgo con gratitudine questo nuovo incarico che ritengo essere una importante responsabilità verso la mia Diocesi e verso il popolo di Dio», per poi rivolgere parole di profonda stima nei confronti del suo predecessore: «Un sentito ringraziamento è certamente rivolto a don Massimo per come in questi cinque anni ha saputo dar vita sapientemente e con competenza a questo Tribunale ecclesiastico, mettendo a disposizione della Diocesi e dei suoi fedeli le sue qualità umane, intellettuali e pastorali”.

Queste le parole del nuovo Vicario Giudiziale, che fin dal principio ha visto nascere questo Tribunale di cui oggi si trova alla guida, senza però dimenticare il prezioso lavoro svolto dal suo predecessore nei suoi primi cinque anni. Monsignor Marasini lascia quindi questa mansione dopo essere stato l’insostituibile fautore di questo Ufficio, voluto con grande caparbietà da S.E. monsignor Vescovo Guido Gallese che da subito, dopo la riforma processuale voluta da papa Francesco nel 2015 attraverso il (C)motu proprio(/C) “Mitix Iudex Dominus Jesus”, ha colto facendo propri i principi in esso contenuti, volendo costituire questo Tribunale, le cui funzioni rientrano coerentemente in un quadro ben più ampio che si pone il fine di avvicinare i fedeli alla Chiesa: un fine che il nostro Vescovo non ha mai fatto mistero di voler perseguire con tutti i mezzi a sua disposizione.

Da subito ha trovato in monsignor Massimo Marasini ben più di un semplice sostenitore nella creazione di questo progetto ma un vero e proprio promotore, in una comunione di intenzioni e di finalità. Quest’ultimo, nominato Vicario Giudiziale con facoltà di Giudice monocratico, ha da subito svolto questo incarico delicato e gravoso con grande dedizione e slancio in un’ottica di vicinanza al fedele.

Sotto la sua guida è stato creato un Tribunale solido e ben organizzato in cui l’iter processuale fosse snello ed efficace e, non meno importante, in cui il fedele potesse trovare una adeguata assistenza non solo dal punto di vista strettamente giuridico ma anche in termini di accompagnamento del fedele in un percorso spesso doloroso e delicato. Un’impronta indelebile la sua, nella struttura di questo Tribunale ma anche nei cuori dei fedeli che da queste sale sono passati per raccontare le loro storie spesso dolorose, fatte di percorsi talvolta tormentati ai quali monsignor Massimo ha saputo dare un nuovo corso nel segno di una ritrovata pienezza di vita cristiana.

In questo solco, tracciato dal Santo Padre, colto in maniera piena e sentita dal nostro Vescovo e creata in modo magistrale dando vita nella forma a questo spirito da monsignor Marasini, si pone l’ingresso del nuovo Vicario Giudiziale don Giovanni Bagnus. Lungi dall’essere semplice spettatore, don Giovanni ha seguito in tutte le sue fasi la nascita e la crescita di questo organo giuridico-pastorale in qualità di cancelliere, rappresentando una risorsa indispensabile per il corretto andamento dell’iter processuale.

Non rimane che rivolgere un sentito saluto di commiato per don Massimo, Vicario Giudiziale uscente e un altrettanto sentito benvenuto a don Giovanni, la cui presenza diventerà maggiormente incisiva nel suo nuovo ruolo di guida di questo Tribunale.

Anida De Cicco
Cancelliere del Tribunale ecclesiastico
della Diocesi di Alessandria

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