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8xmille: un aiuto che si vede in gesti concreti, tra Beni culturali e Carità

8xmille

Luciano Orsini, delegato vescovile ai Beni Culturali della Diocesi di Alessandria.

Professor Orsini, che importanza hanno i fondi 8xmille per le opere di restauro e mantenimento dei beni in Diocesi?

«I fondi dell’8xmille vengono investiti in quelle realtà parrocchiali che hanno bisogno di maggior cura nei confronti degli edifici destinati al culto, così come per quelli destinati all’abitazione del parroco e alle pertinenze legate alle molteplici attività che si possono svolgere nell’ambito del complesso parrocchiale».

Tenete “in piedi” la Chiesa, dunque…

«Come obbligo morale verso i fedeli e la comunità, il nostro fine è custodire, valorizzare e successivamente rendere fruibile l’enorme patrimonio storico ed architettonico di cui che le nostre parrocchie hanno disponibilità. Così come per quegli edifici di culto che, pur non avendo titolo parrocchiale, a esse sono legate e tutelate dal D.lgs. 42/2004. I contributi dunque sono canalizzati a favore di realtà del terzo settore che, lavorando a stretto contatto con la Diocesi, sinergicamente restituiscono alla comunità ciò che i nostri predecessori ci hanno tramandato con tanta cura e amore per la Chiesa. Si consideri inoltre che parte della destinazione derivata dall’8xmille può essere destinata a interventi sugli organi e sui concerti delle campane. A tutto ciò non si esclude l’intervento, che in tempi recenti si rende indispensabile, sul controllo di tutela degli ambienti con l’installazione dei sistemi di allarme».

Quindi tante opere e beni culturali che abbiamo intorno a noi sono stati creati o manutenuti grazie all’8xmille.

«Certamente. Grazie ai fondi dell’8xmille le parrocchie ritornano nuovamente all’antico splendore e fruibili in tutta sicurezza, una volta terminati i lavori. Ricordo anche che, oltre agli edifici di culto, l’Archivio storico e la Biblioteca storica diocesana usufruiscono di questi fondi per catalogare e rendere disponibili al pubblico l’enorme mole di documenti e di libri antichi che la Diocesi custodisce».

Orsini, un suo appello a firmare per l’8xmille ?

«Tutti i cattolici, e non solo, hanno la possibilità di contribuire, a costo zero, al mantenimento di un patrimonio che, venendo dal passato, abbiamo l’obbligo di tramandare nel futuro. L’operazione in sé non è complicata e comporta solo un piccolo sacrificio di tempo, a fronte di risultati di grande rilevanza non soltanto sociale, ma anche storica e strutturale. Dunque la firma a favore della Chiesa cattolica non si riduce esclusivamente a un gesto privo di significato ma, arricchita dal senso del dovere che ciascuno di noi deve esprimere, produce gli effetti veramente straordinari che costituiscono quella Provvidenza alla quale molte strutture sono legate».

Passiamo ora a Giampaolo Mortara, direttore della Caritas della Diocesi di Alessandria.

Giampaolo, quanto è importante l’8xmille per voi?

«I contributi dell’8xmille sono sostegni direi fondamentali per i servizi e le attività che Caritas promuove sul nostro territorio e nella nostra comunità».

Ma se domani non ci fosse l’8xmille, cosa fareste?

«Se domani non ci fosse l’8xmille, per noi diventerebbe un problema garantire tutte le opere e tutte le attività che quotidianamente vengono fatte nella nostra comunità».

Un esempio di utilizzo dell’8xmille?

«L’8xmille contribuisce ai servizi e alle opere promosse da Caritas sul nostro territorio. Per l’attenzione alle povertà estreme, l’8xmille è un contributo economico importantissimo. Pensiamo alla gestione delle mense, alla gestione dei centri di pronta accoglienza della Caritas, i dormitori… pensiamo alle attività, l’ultima delle quali è l’Emporio solidale, per le famiglie. Pensiamo ai ai sostegni diretti per pagare le utenze, le bollette, gli affitti, che sono una fetta grossa di azione, di contributo economico rispetto a tutte le attività che vengono fatte. L’8xmille va a completare i sostegni economici che ci arrivano da offerte, da donazioni, dalla generosità delle persone. Ricordo anche i contributi e le convenzioni di istituzioni e di enti pubblici che collaborano all’interno della nostra comunità alla gestione di queste opere».

Ha accennato all’Emporio della Solidarietà. Di che si tratta?

«Questa è l’ultima opera-segno che abbiamo aperto sul territorio, ormai in attività da otto mesi. Anche questa è stata finanziata da un contributo del fondo Cei 8xmille di Caritas Italiana, e andando avanti nel suo servizio anche per i prossimi anni riceverà un aiuto dall’8xmille».

L’Emporio è una sorta di supermercato?

«Sì, è una sorta di negozio, di supermercato in cui ciclicamente un centinaio di famiglie può venire liberamente e trovare tutti i beni materiali essenziali per la vita quotidiana. Scegliendo, come se si stesse andando a fare la spesa».

Ed è gratis.

«Per le famiglie è gratis, però per la Caritas ovviamente è un costo. È vero che tanti beni materiali sono offerti dalla comunità, poi c’è il recupero degli invenduti nei supermercati o di altre derrate donate dalla grande distribuzione o dal piccolo esercente: ma una parte di questi beni, non potendo reperirli in questi canali, la dobbiamo comunque acquistare noi, proprio perché l’obiettivo che ci siamo dati è fornire alle famiglie un paniere completo per la vita quotidiana».

So che vi state attrezzando anche per chi ha intolleranze alimentari…

«Ci stiamo attrezzando con attenzione sia per chi ha dei problemi legati a intolleranze alimentari o altro, sia cercando di seguire le famiglie rispetto alle loro usanze o modi. Teniamo conto delle esigenze di tutti, che a volte non sono solo legate a problemi di salute, ma a usi e tradizioni religiose. Cerchiamo di venire incontro a tutti».

Abbiamo capito come la nostra firma per l’8xmille aiuta voi e di conseguenza aiuta queste persone. Allora le chiedo un appello a firmare per l’8xmille, rivolto a chi magari è indeciso o lo fa senza averne consapevolezza.

«Firmate, anche perché ciò che viene fatto è visibile. L’invito che rivolgo a tutti è di venire a rendersi conto personalmente delle opere, di venirci a trovare e visitare le nostre strutture».

Quindi la firma dell’8xmille si vede.

«Si vede!».

Marco Lovisolo

Chi può firmare?

Coloro che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Come scegliere?

Utilizzare l’apposita scheda allegata al modello CU e: 1. nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta. 2. Firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda. Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata al modello CU, sarà possibile utilizzare per la scelta la apposita scheda presente all’interno del Modello REDDITI. In tal caso, negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente. Per effettuare la scelta: 1. nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta. 2. Firmare anche nello spazio “Firma” posto in fondo alla scheda nel riquadro “RISERVATO AI CONTRIBUENTI ESONERATI” La scheda è liberamente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it – sezione: cittadini – dichiarazioni ). I tempi e modalità di consegna sono gli stessi di quelli previsti per la scheda allegata al Modello CU.

Quando e dove consegnare?

1. Consegnare entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF” (N.B.: La dicitura completa è necessaria anche se si sceglie di firmare solo per la destinazione dell’Otto per mille) secondo una delle seguenti modalità: – presso qualsiasi ufficio postale . Il servizio di ricezione è gratuito. L’ufficio postale rilascia un apposita ricevuta. – ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, CAF). Gli intermediari devono rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere la scelta; inoltre hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per il servizio. 2. Inoltre è possibile trasmettere la scelta direttamente via internet entro il 30 novembre.

Perché firmare?

Un piccolo gesto, una grande missione. L’8xmille non è una tassa in più, e a te non costa nulla. Con la tua firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica potrai offrire formazione scolastica ai bambini, dare assistenza ad anziani e disabili, assicurare accoglienza ai più deboli, sostenere progetti di reinserimento lavorativo, e molto altro ancora. Come e dove firmare sulla tua dichiarazione dei redditi è molto semplice. Segui le istruzioni riportate sul sito www.8xmille.it/come-firmare.

Per informazioni e aggiornamenti:

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