Home / Alessandria / Tumore al seno: arriva la “Breast unit”

Tumore al seno: arriva la “Breast unit”

Intervista al dottor Carlo Vecchio
responsabile di Senologia del nostro ospedale

Da ottobre il dottor Carlo Vecchio (in foto qui sotto) è diventato il nuovo responsabile di Senologia dell’Azienda ospedaliera di Alessandria. È venuto a trovarci negli studi di Voce per raccontarci questa nuova avventura.

Dottor Vecchio, ci racconta perché è arrivato ad Alessandria?
«Sono un chirurgo senologo e ho lavorato per più di vent’anni all’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro al “San Martino” di Genova. Mi sono sempre occupato di chirurgia oncologica dei tumori della mammella. Per questo mi è stata offerta la possibilità di venire all’ospedale civile di Alessandria, per creare una struttura senologica, chirurgica e oncologica della mammella. In questo ospedale, dove c’è potenzialmente tutto quello che si può desiderare per il tumore della mammella, non soltanto la parte chirurgica ma anche tutte le altre multidiscipline, mi hanno chiamato per creare una “Breast unit” (ovvero l’insieme delle unità operative e dei servizi che operano in questo settore, ndr)».

Ma facciamo un passo indietro: lei è legato in qualche modo alla nostra città e alla nostra provincia. Ci può spiegare?
«Certamente, sono legato a questo territorio perché ho origini di Oviglio, erano di quel paese i miei nonni e i miei bisnonni. Ho anche una casa di famiglia dove andavo sempre da ragazzo. Sono molto legato a questa zona del Piemonte: qui ho tanti rapporti e amici, mi sembrava corretto e giusto fare una cosa che potesse aiutare questo territorio».

Primo ha parlato di multidisciplinarietà, ci vuole spiegare quali sono gli ambiti che vanno messi insieme per creare una cosiddetta “Breast unit”?
«Bisogna prima di tutto riuscire ad accompagnare la donna in questo percorso. Si tratta di un cammino che inizia con la parte radiologica, passando per quella clinica, la visita senologica e la biopsia. Si prosegue poi con la parte chirurgica della mammella, quella oncologica, la radioterapia, fino alla parte di anatomia patologica e quella plastica, per eventuali ricostruzioni immediate. E quindi alla psicologia: l’ospedale offre anche questo servizio, molto attento e preciso, che permette di creare per la donna un percorso per arrivare a guarire da questa patologia neoplastica. Questa è una patologia che se presa in anticipo, cioè facendo una prevenzione notevole, ci dà la possibilità di raggiungere ottimi risultati, con la possibilità di guarire».

Quindi non si tratta soltanto di eseguire un’operazione chirurgica ed eventualmente di ricostruzione. C’è molto di più…
«Esattamente, c’è un percorso che la donna deve fare, che possiamo chiamare riabilitativo. Anche se c’è già una parte riabilitativa nel cammino di cui parlavamo prima. Esiste quindi una modalità in cui si opera tutti insieme, cioè si crea un servizio multidisciplinare per dare il meglio delle proprie possibilità. Per offrire lo stesso servizio di Genova e Milano, anche all’ospedale di Alessandria».

A che punto siamo per questo progetto?
«È un mese che sono arrivato e siamo a buon punto. Sono già partiti degli ambulatori fissi di senologia clinica, ho cominciato ad avere disposizione due sale operatorie alla settimana per operare. In questo mese abbiamo avuto un certo numero di pazienti che sono arrivati e che continuano ad arrivare. Quindi mi sembra che ci sia una grande volontà da parte dell’Azienda ospedaliera di seguire questo percorso e di incentivarlo».

Non le mancano molti anni alla pensione…
«Ho cinque anni alla pensione, quindi vorrei riuscire in questo lasso di tempo a lasciare una struttura di senologia chirurgica e creare una “Breast unit” completa, per dare una possibilità a chi continuerà la mia attività di andare avanti con percorsi già formati e funzionanti. E, soprattutto, un luogo dove le persone possano trovarsi bene».

Al Poliambulatorio Ghilini, primo piano del Presidio Civile dell’Ao di Alessandria, è attivo lunedì e giovedì l’ambulatorio di senologia chirurgica, nel pieno rispetto delle misure anti covid. Per due giorni a settimana, dalle ore 9 alle ore 13, le donne possono prenotare la loro visita specialistica. Un’attività che è stata implementata nel “Mese Rosa 2020” dedicato alla prevenzione del tumore al seno, con la collaborazione con “Lilt,” ma che prosegue lungo tutto l’anno grazie al lavoro multidisciplinare tra le diverse strutture che si prendono cura della salute della donna e che ora si è arricchita con l’esperienza del nuovo responsabile della Senologia, il dottor Carlo Vecchio. Nel rispetto delle misure legate alle restrizioni e sulla base del massimo controllo sugli accessi, è possibile chiamare il numero 0131-206370 per ogni chiarimento e informazione.

Andrea Antonuccio

Leggi anche:

Check Also

Il Collegio Santa Chiara presenta “Eppur si muove”

Al via il nuovo percorso formativo in cui i ragazzi e le ragazze possono scegliere …

%d