Home / Alessandria / Scatola Sonora: gran finale con Euridice

Scatola Sonora: gran finale con Euridice

Alessandria

Il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria ha presentato l’appuntamento conclusivo di Scatola Sonora XXV: il Festival internazionale di opera e teatro musicale di piccole dimensioni, ideato e diretto da Luca Valentino (in foto qui sotto), si concluderà con la prima rappresentazione in Italia (in lingua italiana) dell’opera “Euridice, o I burattini di Caronte”, di Joan Albert Amargós su libretto di Toni Rumbau, scritta nel 2001 per il Festival Òpera de Butxaca.

Due saranno le recite alessandrine, martedì 27 e mercoledì 28 settembre alle ore 21 presso il Teatro Alessandrino (via Verdi 12, Alessandria). Lo spettacolo verrà poi replicato sabato 1° ottobre alle ore 19 nel Campus Humanitas University di Pieve Emanuele (Milano). Debuttato al festival Grec di Barcellona nel 2001, con successive repliche in Spagna, Svizzera e Germania, l’opera “Euridice, o I burattini di Caronte” di Amargós arriva per la prima volta in Italia e l’occasione nasce proprio dal Festival Scatola Sonora XXV, in parte dedicata al mito di Orfeo. A interpretare l’opera, per mezzo-soprano, baritono e burattinaio, nella versione italiana saranno allievi e docenti del Conservatorio Vivaldi, con la partecipazione dei professionisti della prima edizione e in collaborazione con il Festival de Òpera de Butxaca & Nova Creaciò di Barcellona.

La parte musicale è affidata a cantanti e ensemble strumentale del Conservatorio, diretti da Giovanni Battista Bergamo. La scenografia è di José Menchero. La regia è di Luca Valentino, che così racconta la nascita dello spettacolo: «Il progetto è nato dalla volontà di unire e mettere a confronto due generi in apparenza lontani fra loro: l’opera lirica con il teatro di figura e, in particolare, il teatro dei burattini. Sfarzo, velluti e divismo da un lato, spettacolo popolare e di strada dall’altro. Questo incrocio, che vanta illustri precedenti, assume qui un carattere peculiare attraverso l’uso in partitura della “pivetta”: lo strumento che dall’antichità i burattinai hanno usato per deformare e amplificare la propria voce, prestandola ai burattini. Il confronto fra questo strumento e la voce “impostata” dei cantanti lirici, assimilabili per tecnica di emissione, rende quest’opera un “unicum” nel mondo occidentale, con risultati che la stampa non ha mancato di sottolineare. Il tutto condito con l’ironia, lo stupore e il divertimento che il teatro dei burattini porta con sé, rendendo lo spettacolo fruibile da un pubblico ampio e variegato».

L’ingresso agli spettacoli alessandrini è gratuito, fino a esaurimento posti, in conformità alle norme vigenti. È necessaria la prenotazione online, aperta dal 15 settembre alle ore 15. Per info: www.conservatoriovivaldi.it.

Leggi anche:

Check Also

Gli scout e le guide per un futuro rigoglioso

Insieme per “lasciare il mondo un po’ migliore” E l’Arco di piazza Matteotti si illumina …

%d