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Chiesa sinodale nell’oggi della storia

La recensione

Continua il cammino sinodale con cui papa Francesco ha voluto coinvolgere le Chiese locali in vista della celebrazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà in due sessioni, distanziate tra loro di un anno: il primo momento dal 4 al 29 ottobre 2023, il secondo nell’ottobre 2024.
Monsignor Piero Coda (nella foto), segretario generale della Commissione teologica internazionale, nella sua lunga e intensa attività accademica ha molto riflettuto su questi temi.

Nei mesi scorsi le edizioni Città Nuova in Chiesa sinodale nell’oggi della storia (pp 194, euro 15,90) hanno raccolto, a cura di don Alessandro Clemenzia, alcuni suoi saggi, apparsi tra il 2016 e il 2021.
Lo scopo del testo è ben sintetizzato dal sottotitolo: trovare la via del discernimento comunitario. «Il nuovo che ci attende e c’interpella chiede soprattutto due cose: un modo nuovo di esercitare il pensiero e un modo nuovo di vivere la fraternità» (p. 32). In pratica occorre adottare un nuovo stile nell’evangelizzare, caratterizzato da coerenza, radicalità, dialogicità, sinergia, gratuità.

Per quanto riguarda il discernimento comunitario realizzato in spirito di unità il teologo Coda richiama una distinzione presente nella lingua inglese: decision-making è il momento di «elaborazione della decisione», mentre decision-taking è «la presa di decisione» (p. 161), alla fine del processo di discernimento. Le due fasi sono indispensabili per uno stile sinodale: la decisione non è semplicemente un atto puntuale preso dalla legittima autorità ma un processo in cui la decisione matura sulla base di quanto lo Spirito Santo, di cui nessuno detiene il monopolio, suggerisce a tutti i membri della comunità, fino a che i pastori della Chiesa si assumano in coscienza davanti a Dio l’onere della scelta.
Il percorso che monsignor Coda suggerisce non è facile poiché richiedere di scardinare alcuni approcci clericali, spesso denunciati da papa Francesco, e di recuperare un rilevante ritardo, «oggi di più in più palesato» (p. 39), rispetto alla fine della cristianità. Il cammino sinodale, se compiuto da ogni componente del popolo di Dio con sincerità di mente, d’intenti e di cuore, aiuterà certamente a vivere lo spirito di unità nella Chiesa per offrire al mondo d’oggi una testimonianza credibile al Vangelo

Fabrizio Casazza 

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