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Dio è uno psicologo

Fede&Psiche

Un legittimo periodo di silenzio, perché la vita ha bisogno anche di questo. Ma non è stato un silenzio passivo. In questi due anni la mia, come la vostra vita è cambiata totalmente tra eventi personali e comunitari, positivi e negativi. Ora vorrei raccontarvi cosa è cambiato nella mia vita, cosa ho capito della mia vita ma non posso farlo senza passare anche dalla psicologia. In questo nuovo percorso cercheremo di guardare le nostre vite passando attraverso le comunità, i gruppi sociali e lo sguardo di Dio. Già perché se c’è una cosa che ho imparato è che Dio è uno psicologo, perché nel suo agire nei confronti dell’uomo utilizza un approccio “terapeutico” lasciando di fatto l’uomo sempre libero di agire secondo la sua volontà. Nella morale, nei dogmi, nella ritualità e nella liturgia, troviamo molte teorie psicologiche e processi terapeutici emersi negli ultimi due secoli.

In questo nuovo spazio proveremo a capire quali sono le relazioni tra psiche e spiritualità a partire dal termine “psiche”, la cui etimologia si riconduce all’idea del “soffio“, che per i Greci designava l’anima in quanto originariamente identificata con quel respiro. Se è vero che Dio ha creato la nostra anima, come se ne prende cura? Solo con la spiritualità?

In psicologia la psiche è intesa come il complesso delle funzioni e dei processi che danno all’individuo esperienza di sé e del mondo e ne formano il comportamento. Quali nessi ci sono tra la psicoterapia e l’azione di Dio? Cosa vale di più nella vita dell’uomo, la preghiera o la conoscenza di sé? Sono alcune delle domande alle quali tenteremo di dare una risposta per capire quale sia il ruolo della spiritualità nelle decisioni, nelle scelte e negli errori delle comunità cristiane.

Cercheremo quindi di tessere le fila della nostra vita, utilizzando come immagine proprio gli elementi che costruiscono il tessuto: la trama e l’ordito. Infatti, per creare un prodotto tessile per prima cosa i tessitori devono procedere all’orditura, ovvero i fili dell’ordito devono essere tesi verticalmente sul telaio. Solo in un secondo momento il tessitore potrà iniziare a tessere la trama ovvero a far passare orizzontalmente i fili che costituiranno il tessuto. La trama, che si snoda in orizzontale lungo la tela, rappresenta le diverse età della vita, mentre l’ordito, che attraversa la tela in verticale, rappresentano vari aspetti della nostra vita: eventi o caratteristiche personali. In questo modo, attraversando il tessuto in verticale l’ordito passa attraverso le varie fasi della nostra vita. Sarebbe come dire che un evento o una particolarità del nostro carattere si ripete nelle varie fasi della nostra crescita ma per ogni fase ha un valore, un significato e un effetto diverso.

Questa modalità di vedere lo scorrere della vita è, a mio parere, la rappresentazione psicologica che più si avvicina alla dinamica della morte e risurrezione, all’effetto della confessione, alla capacità di Cristo di fare nuove tutte le cose. Nel corso della vita abbiamo la possibilità di imparare dai nostri errori, di cambiare il nostro modo di vedere la vita e di allenare il nostro agire. In altre parole dobbiamo cercare di non sprecare il dolore vissuto e trasformarlo perché ci trasformi. Non c’è periodo migliore della Quaresima per iniziare questo nostro nuovo percorso.
Spero vogliate accompagnarmi in questa nuova sfida, d’altra parte sono proprio le sfide a creare il cambiamento, non accettarle o evitarle crea una sorta di stagnazione nella nostra vita. Ma noi non siamo stagno, siamo mare.

Enzo Governale 

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