«A San Michele ci mancava solo la squadra di calcio!»: don Ivo Piccinini e Francesco Arturi raccontano la loro piccola creatura sportiva

Come i lettori di Voce sanno, questo weekend a San Michele ci sarà il torneo diocesano. Forse pochi sanno, invece, che in questo oratorio ha sede una piccola squadra di calcio agonistica. L’Asd San Michele raccoglie bambini e bambine delle annate 2016 e 2017, molti dei quali abitano proprio in questo vivace borgo. Presidente di questo giovane soggetto sportivo è don Ivo Piccinini. Lo abbiamo incontrato per parlarne insieme all’esperto dirigente e factotum della squadra Francesco Arturi.

Don Ivo, gestire una squadra, specie se iscritta alla Figc, è un’impresa non semplice. Perché decidere di imbarcarvi in un’attività del genere in un oratorio?

«Io ho sempre praticato calcio, almeno finché ho potuto, mi è sempre piaciuto. A Castelceriolo negli Anni ‘70 abbiamo fondato una società di calcio femminile, la Juvenilia. Invece, quando sono arrivato qui per la prima volta, l’attuale campo da calcio grande era un prato di fieno maggengo. Dopo alterne vicende, dall’anno successivo abbiamo avuto a disposizione un prato accettabile, e da allora abbiamo sempre avuto squadre di terza categoria e di amatori. Poi, di recente, vedere il campo deserto a causa delle restrizioni per il Covid, ma anche subito dopo il Covid, mi fatto pensare: “Qui dobbiamo fare qualche cosa”. Per un po’ è venuta ad allenarsi ancora una squadra di terza categoria. Quando hanno lasciato anche loro, sentivamo l’impellenza di trovare una soluzione. Così, è arrivata la proposta di Francesco, e abbiamo deciso di puntare sui bambini. Avevamo (e abbiamo tuttora) tante attività che gravitano attorno all’oratorio: ci mancava solo la squadra di calcio!».

Francesco, quali sono stati i primi passi per la creazione dell’Asd San Michele?

«Abbiamo cominciato a trovarci con un piccolo gruppo di bambini nel settembre 2023, e la registrazione alla Figc è avvenuta a fine gennaio 2024. Con Andrea Puzzolante, persona dotata di molta esperienza con la quale avevo già collaborato, abbiamo dato vita a questa società. Abbiamo preso i bambini che sono arrivati, tutti quelli che erano interessati, senza fare selezioni. Questa squadra l’abbiamo voluta fortemente, ci tenevamo. A febbraio ci iscrivevamo alla fase primaverile del campionato. Dai cinque bambini iniziali oggi ne contiamo dieci, è un grosso traguardo. Nell’Asd siamo tutti volontari, nessuno prende un centesimo per compenso. Don Ivo ci supporta silenziosamente e ci sopporta, è sempre disponibile. E poi, quando sente che i nostri bambini hanno cominciato a vincere, si sente un presidente realizzato… (don Ivo annuisce, ndr)».

Siccome la vostra è la squadra di un oratorio, si riesce ad andare oltre l’aspetto meramente sportivo cercando di lasciare qualcosa ai ragazzi in termini di valori?

F: «Certo, i nostri allenamenti sono fondati su educazione e rispetto reciproco, e in partita se uno dei nostri fa un fallo deve chiedere scusa e andare a tirare su da terra l’avversario. Anche i genitori sono un gruppo meraviglioso, fanno un tifo sano e sostengono la società. Tra dirigenti, allenatori e bambini siamo una famiglia».

I: «Sì, i genitori hanno un gruppo whatsapp e portano i ragazzi a fare due tiri anche oltre l’orario di allenamento. Si è creato un bel gruppo e un legame forte tra i bambini».

Francesco, quali sono, oltre a te e don Ivo, le altre figure che vi danno una mano?

«L’allenatore è Michele Terminio, il suo vice è Luca Gardin. Si dedicano con una certa cura a questi bambini, con un certo amore. Andrea Puzzolante ed io siamo dirigenti».

Martedì 10 giugno c’è stato l’ultimo allenamento, poi il rompete le righe. Avete qualche novità in serbo per la ripresa a settembre?

F: «Come dicevo, oggi abbiamo dieci bambini totali. Pensavamo a settembre di iscrivere due squadre, riuscendo a trovare altri sei bambini. Dovremmo riprendere la seconda settimana di settembre, prima dell’inizio di campionato a ottobre».  

Se qualcuno vuole venire a trovarvi, come deve fare?

F: «Tutti i martedì e giovedì da settembre in avanti ci trova al campo, altrimenti può contattarci e ne parliamo. Poi don Ivo è sempre qui. Un’occasione per parlare con noi potrà essere ovviamente il torneo diocesano di questo weekend».

Marco Lovisolo

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