La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Che cos’è la “Maria Nivis”, oggi?
«“Maria Nivis” è una casa per ferie, di proprietà della diocesi di Alessandria, ed è gestita da una cooperativa sociale. Ma è molto più di questo, è un luogo dove un grande numero di persone possono sentirsi a casa, dove possono trovare un’identità reale, una serenità. A partire dagli ospiti, che a costi contenuti possono trascorrere una vacanza, o anche solo una giornata di svago. Continuando con lo staff e tutti i collaboratori che prendono a cuore la causa comune di “Maria Nivis”. Alla base, come valore massimo, troviamo lo stare insieme con le altre persone, la semplicità nel gioire, giocare, nutrirsi come a casa. Un altro valore è dato dallo staff della casa, in larga parte composto da persone che hanno avuto piccole o grandi diffi coltà di vita, e che qui, in un ambito familiare, hanno la loro possibilità di riscatto. Personalmente penso a “Maria Nivis” come a un luogo pieno di storia, creato dal sacrifi cio e dal contributo di tantissime persone. Oggi con soddisfazione posso dire che la nostra cooperativa sta rivalutando la casa, migliorandola, rendendola più funzionale, bella, accogliente per tutti. Il fondamentale rapporto, molto collaborativo, con la diocesi e con Azione Cattolica, ci dà la responsabilità, e il piacere, di lavorare per molte persone, per tanti valori. I risultati possiamo vederli sul viso di ogni persona che arriva alla casa, trascorre il soggiorno, parte e ritorna».
Che cosa significa per voi la festa?
«La festa popolare a “Maria Nivis” è un evento irrinunciabile e fondamentale. Il giorno della festa è il giorno in cui, ogni anno, si sancisce la fiducia, si ritrovano ricordi, si progetta la crescita del futuro. E’ un giorno speciale, il fiume di persone che arriva da Alessandria e comuni vicini ci porta a scoprire nuove storie, nuove persone che hanno vissuto la casa, che hanno contribuito alla costruzione, alla vita della casa. Ondate di emozioni si sviluppano ascoltando i racconti delle persone: chi ha trovato qui l’amore della vita da ragazzo, chi una vocazione, chi ha fatto parte di un gruppo che con la meraviglia dell’aver contribuito a questa casa l’ha sempre portata nel cuore. Cerchiamo di organizzare la giornata della festa al meglio, con un’organizzazione che per tutto l’anno si sviluppa. Siamo orgogliosi di rappresentare il presente di questa casa, sentiamo forte quanto è radicato nell’animo delle persone questo luogo, questa casa. La festa popolare è la celebrazione di una storia fatta di persone. Abbiamo la fortuna di ascoltarla, abbiamo il compito di valorizzarla».
Come vi sentite vedendo tante persone?
«È tutta un’euforia. Possiamo sentire storie reali ed emozionanti, sovente scorgiamo lacrime di emozione negli occhi di chi ci racconta una memoria. È un grande piacere e siamo onorati nel portare avanti questa fetta di storia così importante. La giornata della festa, così concentrata nei tempi, così piena di emozioni e sensazioni, è la promessa dell’impegno per tutto il nuovo anno. Per noi le persone non sono mai abbastanza, la vera forza del rapporto tra la casa e le persone è data dall’intensità di ogni vissuto nella casa e nelle parrocchie alessandrine. Sogniamo i racconti degli anni passati, quei famosi sei pullman carichi di persone, vorremmo rivederli. Ci sentiamo appieno parte di questo popolo, dove ognuno ha un valore, dove ognuno può contribuire anche oggi, con la sua presenza e il suo appoggio. Vorremmo avere il tempo di ringraziare ogni persona, vorremmo rassicurare tutti su quanto impegno siamo disposti a produrre per continuare questa bellissima storia. Anche ora, rispondendo a queste domande, non posso fare a meno di emozionarmi, pensando alla bellezza di “Maria Nivis”. Il cuore, l’animo, lo spirito. Non sono più concetti personali e individuali. Siamo parte di un popolo. Adoriamo unirci col nostro popolo, nel giorno della festa, nella casa alpina “Maria Nivis”, che dal popolo nasce e per il popolo esiste».
