Papa Francesco
«Sfatiamo quei luoghi comuni sui legami di parentela creati dal matrimonio, soprattutto quello fra suocera e nuora». A dirlo è papa Francesco nell’udienza di mercoledì 27 aprile, dedicata al libro di Rut.
«Questo piccolo libro contiene anche un prezioso insegnamento sull’alleanza delle generazioni: dove la giovinezza si rivela capace di ridare entusiasmo all’età matura. In un primo momento, l’anziana Noemi, pur commossa per l’affetto delle nuore, rimaste vedove dei suoi due figli, si mostra pessimista sul loro destino all’interno di un popolo che non è il loro» racconta Francesco.
«Perciò incoraggia le giovani donne a ritornare nelle loro famiglie per rifarsi una vita, erano giovani queste donne, vedove. Dice: “Non posso fare niente per voi”. Già questo appare un atto d’amore» commenta il Papa. «La donna anziana, senza marito e senza più figli, insiste perché le nuore la abbandonino. Però, è anche una sorta di rassegnazione: non c’è futuro possibile per le vedove straniere, prive della protezione del marito. Rut sa questo e resiste a questa generosa offerta: non vuole andarsene da casa sua. Il legame che si è stabilito tra suocera e nuora è stato benedetto da Dio» conclude il Santo Padre.
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