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Consegnati i Remigini

Pecetto di Valenza

Domenica scorsa la Comunità di Pecetto ha nuovamente vissuto l’emozione della solennità del Santo Patrono Remigio che da secoli si festeggia la prima domenica di ottobre. In un tempio gremito di fedeli e autorità, con il sindaco del paese, erano presenti molti altri primi cittadini di comuni del valenzano e diverse rappresentanze civili e militari, è stata celebrata la Santa Messa cantata dalla cantoria che porta il nome del Santo Vescovo di Reims.

Come sempre, molto opportuno il Vangelo della domenica che parlava di fede e di “servi Inutili” e che ha dato la possibilità al nostro diacono Luciano Orsini di tenere una particolare omelia nella quale è stato sottolineato il senso di considerarsi inutili, anche quando si compie il proprio dovere che altro non è che la posizione che un battezzato deve assumere nel contesto nel quale è chiamato a vivere la propria esperienza di fede; parole toccanti e ricche di sentimento, espresse con il solito entusiasmo col quale don Luciano espone i contenuti della liturgia durante le celebrazioni.

Al termine della funzione sono stati assegnati i Remigini, vale a dire la massima onorificenza conferita dalla parrocchia e dal Comune a chi si è distinto nell’ambito della promozione sociale e non solo, della comunità locale.

Alla dottoressa Beatrice Sommo (nella foto) è stato conferita la prima artistica targa recante l’immagine di San Remigio, con la seguente motivazione: “Per aver messo a disposizione della comunità con innata umiltà e senso profondo del dovere competenza professionale e apprezzato altruismo, il suo prezioso servizio di medico insostituibile e discreto nella presenza che consente serenità e garanzia per coloro che sono affidati alle sue cure. Tutto e sempre per la maggior gloria di Dio, della Vergine Maria – dell’arte medica, l’affetto della sua famiglia e la gioia dei cuori”.

Altre due targhe con altrettante espressive motivazioni, al dottor Stefano Menada, benefattore del paese e della locale Casa di riposo e scuola materna e al signor David Canepari, la cui famiglia è di origine pecettese e che vivendo negli Stati Uniti d’America, non ha dimenticato le proprie radici locali, beneficando le iniziative del Comune nel contesto della gestione scuola elementare.

Una bella festa di famiglia, un’occasione per vivere ancora una volta la gioia di sentirsi uniti in un unico cuore che pulsa d’amore per il paese. Esperienze, quelle di Pecetto che lasciano traccia negli annali del borgo ma soprattutto che sono accolte come segno di una tradizione che continua nel tempo.

O. L.

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