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Il punto di vista – Ma Tu dove abiti?

Ricevo, tramite WhatsApp, questo messaggio: “Ma Tu, dove abiti?” Un bimbo rivolge la domanda a Gesù sulla Croce che risponde così: “Nel posto più bello che c’è… nel cuore di ogni uomo che mi accoglie”. “E noi, dove abitiamo?” Mi sorge spontanea la domanda che forse altri si pongono. “E io, dove abito?” In via Salerno… Ascoli Piceno. No! Non questa risposta, ma un’altra molto, molto più importante. In uno slancio affettivo sono pronta ad affermare che io abito nel cuore di Gesù perché mi accoglie sempre, nonostante i miei tanti errori. Lui è paziente, disposto ad accettarmi così come sono. Io, però, sono perseverante nel mio desiderio di stare con Lui, nel suo cuore, oppure lo tradisco? Non vorrei, eppure succede che io abiti altrove… Qualche volta, tante volte? Non lo so, non faccio il conteggio. Quando mi allontano dal suo grande cuore credo d’essere libera, indipendente, responsabile. Io decido come meglio mi pare, non devo rendere conto a nessuno delle mie azioni, neanche a Lui! E vado per la mia strada disastrata, piena di buche pericolose, ma convinta d’essere nel giusto. Non mi volto indietro. Un dubbio, alla fine, mi trafigge.

Se all’improvviso cadessi in una di quelle maledette buche a chi chiederei aiuto? Difficile trovare il Buon Samaritano terreno! Da sola non riuscirei a venirne fuori. Finalmente interviene la sapienza del cuore. Io ho bisogno di Lui, di Gesù Cristo, mio Signore e mio Salvatore! La superbia svanisce e l’umiltà illumina la strada. Io voglio abitare nel cuore del Maestro che ha rispettato la mia libertà di decidere e ha aspettato pazientemente il mio ritorno. In una chiesa, che frequento occasionalmente, sopra l’altare, una scritta a caratteri cubitali attira la mia attenzione: “Gesù: il sogno per un uomo e un mondo nuovo”. Se abito nel cuore di Gesù, come Lui abita nel mio, tutto è possibile anche… amare i miei nemici (se ci sono), pregare per coloro che mi maltrattano, porgere l’altra guancia a chi ha percosso la prima, essere misericordiosa verso il mio prossimo, non giudicare per non essere giudicata, perdonare per essere perdonata, fare agli uomini e alle donne ciò che vorrei fosse fatto a me… Una vera rivoluzione! Via le vecchie paure, gli assurdi pregiudizi, gli amletici dubbi… Un eroismo quotidiano che cambia la vita! Un cuore nuovo!

Adriana Verardi Savorelli

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