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S’i’ fosse foco…

“Collezionare per credere” di Mara Ferrari

Una vecchia scatola contenente 250 fiammiferi della serie “Giubileo 2000” mi ha fatto subito ripensare ai fiammiferini, bambolotti mignon stipati nei box di cartoncino che alcuni artisti ricreano con creatività ancora oggi, come Giorgia (piccola.giogio@gmail.com). A proposito di arte, la pirografia è un hobby tornato in voga negli ultimi anni; il termine significa letteralmente “scrittura con il fuoco”. Attraverso il calore si brucia il legno, che di conseguenza diventa nero. Grazie a questa tecnica, si possono realizzare decorazioni di vario tipo: quadretti, cuori con scritte, ciondoli di legno, decorazione di utensili, icone, calamite, ecc.

L’arte della pirografia è davvero antica; già in epoca medievale si usava scaldare bacchette di ferro sul fuoco per incidere il legno. Oggi fortunatamente lo strumento è di gran lunga più maneggevole e i moderni pirografi non risultano pericolosi nemmeno per i bambini. Con punte più o meno spesse per creare incisioni diverse, la pirografia si accosta a materiali nuovi come cuoio e sughero. Proprio come si può fare con una normale matita da disegno, anche con il pirografo, a seconda della forma della punta, dell’inclinazione durante l’uso e della pressione esercitata, è possibile modificare la linea di bruciatura. Le ricerche storiche della bottega cittadina LWpiroart (info: 328 7977291) abbracciano miti e personaggi illustri del passato, spaziando fra mondi antichi e contemporanei. Per esempio, un’icona molto richiesta è quella che raffigura la “Madonna della Tenerezza”, esempio di trasformazione dei canoni estetici delle figure bizantine.

In Italia, l’iconografia classica della Madonna Eleusa apparirà all’inizio del XIII secolo, entrando nel repertorio sacro. Elemento della natura che incanta l’uomo sin dalla notte dei tempi, il fuoco offre un formidabile assist pure alla giocoleria. Il gruppo “Ansensafirejuggling” (3486752371) è formato da giocolieri che aggiungono il fuoco a un attrezzo, come le palline infuocate (fire balls) con le quali giocolare senza guanti oppure il celeberrimo diablo, ovviamente in fire version! Per chi ama cantare in vista del Festival risulta propizio googlare il testo di “Fuoco nel fuoco” di Eros Ramazzotti.

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