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Maestra, oggi leggiamo una storia?

Intervista a Roberta Vitali

Vi siete mai chiesti quanti sono i lettori di libri in Italia? La desolante risposta arriva dai dati Istat: il 40% della popolazione di 6 anni e più legge almeno un libro all’anno. Significa che il 60% della popolazione di 6 anni e più non arriva a leggere neanche un libro all’anno. Prima di farci prendere dallo sconforto per i destini dell’umanità, proviamo a concentrarci sulla popolazione di micro lettori di meno di sei anni, che non vanno affatto sottovalutati (come suggerisce la nostra rubrica “I libri di Bubi”).

La buona notizia che vogliamo darvi oggi arriva dai social, dove c’è una maestra che ha deciso di condividere con tutti il suo amore per i libri per bambini. «Adoro proporre e leggere libri ai bambini ma sono ancor più felice quando sono loro a dirmi “Maestra, oggi leggiamo una storia?”»: Roberta Vitali (nella foto) classe 1993, è una giovane insegnante di una scuola dell’infanzia della provincia di Bergamo che durante i suoi studi universitari ha maturato una grande passione per gli albi illustrati, che ha deciso di trasferire ai suoi piccoli alunni.

Roberta, partiamo dalle basi: che cosa è un albo illustrato?

«È un libro che ha la grande capacità di narrare con chiarezza, sintesi e rapidità la contemporaneità attraverso immagini e parole. Gli albi illustrati possono essere utilizzati per approfondire una specifica tematica o più semplicemente per avvicinare i bambini al mondo della letteratura e al piacere per la lettura».

E come mai hai deciso di parlarne sui social, dove non sempre i contenuti di qualità hanno spazio?

«Per cercare di diffondere le potenzialità di questi libri, ho creato “adaltavoce” (per indicare come si leggono questi libri ai bambini). In questa pagina social consiglio alcuni titoli che secondo me varrebbe la pena avere nella libreria personale. Ho deciso di creare un account Instagram perché spesso molte mamme, sapendo della mia passione, mi chiedevano consigli. Avendo poi davvero tanti libri, un giorno ho pensato: “Perché non aprire la mia libreria agli altri?”. Inizialmente ero un po’ titubante, poi però mi sono fatta coraggio e ho cercato di vedere tutto il positivo che una pagina di questo tipo ha da offrire. Vivo la mia “vita social” come la semplice condivisione di una passione e quando pubblico un libro lo faccio come se lo stessi consigliando a una mia cara amica. La pandemia mi ha dato la spinta definitiva perché ci ha mostrato l’importanza dei social in un momento dove la comunicazione passava solo ed esclusivamente attraverso gli strumenti digitali. Sono cristiana e per questo penso che le “cose buone” vadano dette e condivise il più possibile».

Passiamo subito all’applicazione pratica: ci consiglieresti alcuni titoli di libri che possono essere letti per affrontare l’arrivo di un fratellino/sorellina?

«È in arrivo un fratellino di Debi Gliori (Mondadori)
La mamma di Piccolo Gufo ha deposto un uovo bellissimo, ma lui non ne è affatto contento. Pensa che la mamma non abbia bisogno di un nuovo gufetto: ha già lui! E se invece dentro l’uovo ci fosse un pinguino? O un coccodrillo? O un drago? Una storia tenera che scalda il cuore, per tutte le piccole creature in attesa di abbracciare un fratellino o una sorellina.

Avrò presto una sorellina di Astrid Desbordes e Pauline Martin (La Margherita Edizioni).
Una dolce storia che ci mostra tutto ciò che può succedere nel cuore e nella mente di un bambino non appena scopre l’imminente arrivo di un fratellino o una sorellina.

Fra le mie braccia di Émile Jadoul (Babalibri).
Il fratellino di Leone finalmente è arrivato e una domanda gli frulla in testa da giorni: “dove metteremo il fratellino? Nella mia cameretta? Sulle ginocchia della mamma?”. Tutto ciò turba molto Leone che, pensa e ripensa, fino a quando trova una soluzione. Questa storia affronta nello specifico una paura vissuta da un futuro fratello maggiore: non avere più il proprio spazio e il proprio posto all’interno della famiglia.

È in arrivo un bambino di John Burningham – Illustrazioni di Helen Oxenbury (Mondadori).
Il piccolo protagonista di questa storia ha molti dubbi e si pone tante domande, finché non inizia ad immaginare fantasiosi scenari futuri per il nuovo membro della famiglia che incontrerà molto presto.

Tutti i titoli proposti permettono al bambino e all’adulto di catturare le sfumature e il turbine di emozioni che un bambino potrebbe vivere durante il momento delicato dell’attesa e dell’arrivo di un nuovo membro della famiglia».

Un libro, invece, più spassoso che narra del valore della famiglia e dello stare in compagnia?

«“Un fratellino? Oh, no!” di Lorna Scobie (Gallucci editore). A coniglio piace tanto essere figlio unico e avere tutto per sé. Poi però arriva un fratellino, e poi una sorellina, e altri ancora! Come risolvere il problema? Per fortuna la volpe vicina di tana adora i conigli. Forse può aiutarlo lei?».

Una questione di famiglia

La lettura è fortemente influenzata dall’ambiente familiare: i bambini e i ragazzi sono certamente favoriti se i genitori hanno questa abitudine. Tra i ragazzi sotto i 18 anni legge il 77,4% di chi ha madre e padre lettori, e solo il 35,4% tra coloro che hanno entrambi i genitori non lettori. In particolare i lettori più piccoli (6-10 anni) risentono maggiormente della presenza della sola madre lettrice (58,9% legge), mentre dopo i 15 anni, nonostante nessuno dei due genitori legga, ben il 40,6% di questi ragazzi lo fa.

Roberta, che consiglio possiamo dare ai genitori che vorrebbero trasmettere la passione per la lettura ai figli?

«Consiglio di cercare dei libri che possano piacere in primis a loro: ai bambini passa molto quello che percepiscono dai genitori mentre leggono. Se mamma e papà, o i nonni, si stanno divertendo mentre mi leggono un libro vuol dire che leggere è una cosa buona. Più un testo vi piace, più vi verrà semplice usare l’intonazione e l’interpretazione giusta per coinvolgere i piccoli uditori».

Zelia Pastore

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