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I libri e le carte che raccontano i 400 anni del Duomo di Valenza

Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto

Fino al 29 aprile al Centro Comunale di Cultura di Valenza (Piazza XXXI Martiri, 1 di fronte al Duomo di Santa Maria Maggiore), è possibile visitare la mostra “I 400 anni del Duomo di Valenza. I libri e le carte raccontano”, evento che ulteriormente accompagna i festeggiamenti in occasione del Quattrocentesimo anno dalla Fondazione del Duomo. Protagonisti della mostra i libri e i documenti della Biblioteca Civica, che all’ interno custodisce una ricca sezione di storia locale costituita da monografie e periodici, e dell’Archivio Storico Comunale, articolato in molteplici sezioni dove sono conservati sia l’archivio istituzionale. Abbiamo intervistato in quest’occasione, la Direttrice della Biblioteca Comunale di Valenza dottoressa Cristina Zuccaro e il Direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto prof. diac. Luciano Orsini, che supervisiona e coordina i vari aspetti delle manifestazioni giubilari che sono tutt’ora in corso.

A tale proposito ho incontrato la Direttrice alla quale ho chiesto l’importanza, e anche la difficoltà, di allestire una mostra documentaria dal momento che libri e documenti non sono così facilmente semplici da esporre. La dottoressa Zuccaro, a proposito, afferma che «l’importanza di esporre manoscritti e testi d’alta epoca, che normalmente per questioni di carattere conservativo, non sono esposti, permette al pubblico di rimanere affascinato e stupefatto da un bene culturale non di facile “lettura”. La difficoltà di “leggere” il documento stesso infatti è annullata dai pannelli illustrativi che riportano i passi salienti della sezione di riferimento. Uno dei documenti più antichi e affascinanti di cui disponiamo – afferma la Direttrice – sono senza dubbio gli “Statuti parrocchiali e capitolari” risalenti al 1396: rara e preziosa testimonianza dell’apparato organizzativo delle strutture ecclesiastiche dell’epoca. Costituiti di un fascicolo pergamenaceo manoscritto in caratteri gotici, gli Statuti presentano inoltre la particolarità di una coperta di recupero realizzata con frammenti di testi diversi, esempio di quel riuso (spolia) molto diffuso in epoca medievale, attraverso il quale tali frammenti si sono conservati in gran parte nelle legature di registri notarili, manoscritti e libri a stampa giungendo così fino a noi.

Accanto a questi antichi documenti – prosegue la dottoressa Zuccaro – la mostra vuole appassionare ma soprattutto incuriosire, le nuove generazioni: per questo motivo abbiamo cercato di coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado, al fine di far avvicinare i giovani alla storia e alla bellezza delle carte vergate a mano. Recentemente il Duomo, come possiamo vedere nella sezione “Il Duomo nella contemporaneità”, è stato rappresentato in una graphic novel spagnola, genere amatissimo dai giovani, che ripercorre uno dei più noti assedi della città: nel 2022 lo storico Miguel Angel Guill ha realizzato un fumetto incentrato proprio sul momento in cui il generale spagnolo Carlos Coloma ottiene il suo più straordinario successo militare, a Valenza, nel 1635, due anni prima della sua morte. Il racconto si apre con il lancio della palla di cannone, ancora oggi incassata nel muro a destra del presbiterio, che ricorda l’assedio spagnolo del 1635 quando il bolide entrato da una finestra cadde vicino all’altare maggiore, con grande spavento dei fedeli radunati nell’edificio. Nessuno rimase ferito e l’episodio è stato considerato come un miracolo».
A tal proposito una grande e inaspettata affluenza per il Corso di conoscenza e tutela dei Beni Culturali di natura sacra tenuto dal prof. diac. Luciano Orsini che settimanalmente si ripete grazie alla disponibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, e che nuovamente si ringrazia, svoltosi presso il Centro Comunale di Cultura di Valenza dove è allestita la mostra. Come sempre notevole la partecipazione e l’interesse dei frequentatori agli incontri, data dall’alta qualità dell’insegnamento e dal carattere di unicità che il corso rappresenta in tutta Italia. (Segue nel prossimo numero)

Simone Accardo
Segretario Ufficio Beni culturali

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