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Arrobbio presidente della Rete idrica Agc

Il presidente: «Amag Reti Idriche è una società ad alta marginalità»

«Amag Reti Idriche è società sana e fortemente patrimonializzata: possibile un piano di investimenti di 25 milioni di euro con il sistema bancario, grazie ai risultati della società: 71 milioni di euro di patrimonio netto e oltre 24 milioni di crediti». Lo sottolinea Paolo Arrobbio, presidente del Gruppo Amag, che spiega: «Dal conto economico semestrale di Amag Reti Idriche si evince un’alta marginalità pari a 1,9 milioni di euro ante imposte, derivante dalla dinamica evolutiva della tariffa, dai maggiori ricavi conseguenti all’acquisizione di nuovi Comuni e ai minori costi sostenuti, marginalità che va ben oltre le prudenze del budget che prevedeva un risultato di 0,15 milioni di euro».

Poi Arrobbio continua: «Siamo una società sana, che, in rapporto alla redditività che è in grado di produrre e grazie all’attivazione di una struttura dedicata ai crediti, è oggi in grado di chiedere al sistema bancario un finanziamento a medio/lungo termine di circa 25 milioni di euro, per dar corso agli investimenti previsti dal Piano d’Ambito6 Alessandrino, garantendo la capacità di rimborso del debito». Nei giorni scorsi Paolo Arrobbio è stato nominato presidente (e rimarrà tale sino al 2022) del Comitato di Gestione della Rete Idrica Agc, che nasce da un accordo tra Amag Reti Idriche, Gestione Acqua e Comuni Riuniti Belforte Monferrato, i quali hanno nominato componenti del citato Comitato rispettivamente Luca Sciutto e Jari Calderone. La Rete Idrica Agc, attraverso apposito Contratto di Rete, ha come finalità la gestione del servizio idrico integrato sul territorio di riferimento delle tre aziende, su incarico di Egato6, Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale.

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