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Il grande esempio di don Fiorello Cavanna

Mi ricordo

Tra i parroci di Ovada io mi ricordo di quello dei miei anni dal 1958 al 1983 anno in cui morì. Preciso che occorre una breve biografia poi descriverò gli anni più recenti: Fiorello Cavanna nacque a Costa frazione di Morbello (Alessandria) il 15 marzo 1902. Quella frazione mi ricorda il mio professore di Religione don Galiano pure egli di Morbello. Ma il ricordo oggi è per Fiorello Cavanna che frequentò il Seminario di Acqui, con brillanti esiti dei corsi. Ordinato dal Vescovo Delponte, il 6 giugno 1925, venne incaricato di viceparroco nella Cattedrale acquese per tre anni.

E quindi fu nominato Parroco a San Marzano oliveto (AT) dove fece opere per le riunioni dei parrocchiani, e si distinse per i buoni rapporti con i cristiani evangelici, presenti nel luogo. Inviato nel 1939 ad Ovada, centro popoloso, luogo natale di San Paolo della Croce. L’anno dopo 1940 l’Italia entrò in guerra. Il parroco e da solo di notte si recava dai malati per portare i Sacramenti. Il suo coraggio si dimostro alla fine, aprile 1945, fece il mediatore tra i partigiani della Resistenza e il comando tedesco mi hanno raccontato i testimoni: «Don Fiorello difese la città dalla minaccia tedesca di un incendio per rappresagli». Don Cavanna, con coraggio, ottenne 11 ore di trattativa, chiedendo che ci fosse la resa.

Per questo fu definito: difensore della città. Nel Dopoguerra, tra disoccupazione e povertà, egli fondò un “centro di Addestramento per qualifica lavorativa dei giovani”. Ero chierichetto e ricordo che il parroco si recava al Centro. Ovada gli è grata per l’opera sociale. Il grazie gli fu dedicato nel 1965 la ricorrenza del XXV di parrocchia. Una Santa Messa nel 1983 fu celebrata nell’Assunta, ero chierichetto e ricordo la Chiesa colma di fedeli. Presente e celebrante il Vescovo Giuseppe dell’Omo, titolare di Acqui. Presente il sindaco Angelo Ferrari che esprimeva il grazie della città per il sua tenacia e coraggio. Il Vescovo comunicò che la Santa Sede gli conferiva l’onore di monsignore. Ricordo l’applauso dei fedeli all’annuncio. Dopo pochi anni per motivo di salute rinunciò alla parrocchia. Continuò a vivere in città sempre assistito dalla perpetua Maria Balocco.

Ricordo che lo accompagnava in parrocchia per la Messa delle 17. Nel luglio 1983 decedette. Il cordoglio fu generale: necrologi del Comune. Ebbi l’incarico da E. Giraudi, sindacalista Cisl, di comporre il testo della minoranza. Ai funerali fu presente il Gonfalone cittadino, onore per pochi. Una via centrale fu dedicata a monsignor Cavanna. Una lapide, benedetta dal Vescovo Maritano, fu posta nell’atrio del centro. Presente il sindaco Bottero e il segretario Bruno Mattana. Monsignor Cavanna riposa nel cimitero di Costa di Morbello. Ultimo ricordo: fui portato con l’auto alla sepoltura di don Fiorello Costa. Un grande nella storia di Ovada.

Flavio Ambrosetti 

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