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Il Ginnasio ad Acqui

Mi ricordo…

Mi ricordo la mia iscrizione in IV Ginnasio al “Saracco” di Acqui Terme, e immediatamente il pensiero è: «Abito ad Ovada in corso Saracco, il toponimo è dedicato al medesimo». Breve ricerca: al sindaco di Acqui, Giuseppe Saracco (nella foto) poi eletto deputato (1861) e anche Ministro dei Lavori Pubblici e promosse la costruzione della ferrovia da Asti, Acqui, Ovada. I primi di ottobre 1964 iniziai l’anno scolastico emozionato. Di fronte alla scuola si trova l’Hotel Grandi Terme, ricordo affacciati alle finestre i turisti, e alcuni ci osservano. Acqui, meta del turismo termale. Ora è diversa la realtà, è triste la decadenza acquese spero in una rinascita. Nel primo anno di corso ricordo la professore di Lettere Teresa Morimando che perveniva ad Acqui col treno da Alessandria. Ero pendolare e alla stazione Fs vedevo la professoressa, severa ma preparata, tra i vari docenti di lingua straniera (francese) la professoressa Verde di Alessandria che svolge lezioni aggiornate, e il professore di Religione monsignor Galliano accogliente, spiegava con chiarezza.
Un benefattore della città. Nel Liceo 1968 non c’erano i professori ad inizio d’anno. Organizziamo un viaggio col treno per Alessandria per recarci al Provveditorato agli Studi di via Gentilini (Al). Non sono certo che l’intervento studentesco abbia determinato la veloce nomina dei docenti, ma di fatto i professori giungono sulla cattedra.
Mi ricordo la professoressa Maria Clotilde Bruno di Alessandria, valida docente di latino e di greco, alessandrina, in seguito docente al Classico Plana. Le sue spiegazioni sulla tragedia greca, chiare ed efficaci, sono ben presenti al mio ricordo. Ho saputo dal preside alessandrino (Agostino) che da poco la professoressa Bruno non è più tra noi, resta il vivo ricordo. Le assemblee studentesche e le riunioni, per esempio l’incontro col vescovo Giuseppe dell’Omo per ricordare il Concilio Ecumenico Vaticano II avvenne in quella “Aula Magna” che fu per decenni l’Ufficio postale. Il Liceo non era dotato di palestra e l’educazione fisica si svolgeva al campo sportivo. Dovevamo tutti recarci a piedi da corso Bagni, luogo di Hotel per curandi, fino al campo sportivo sito in via Piave. L’attività fisico-motoria si svolgeva con la guida del professor Pietro Sburlati. Egli organizzava, delegato dal Preside, le gite scolastiche. Ne ricordo alcune ma in particolare la gita a Firenze nella primavera successiva alla disastrosa alluvione. Che viva impressione visitare Santa Croce, ove ricordo sia i danni ingenti al patrimonio artistico, sia il fervore dei restauri in corso. Infine, come posso scordare la visita ai Sepolcri dei grandi: Foscolo, la tomba vuota (cenotafio) di Dante Alighieri il padre della nostra lingua, qualche fatica scolastica per le sue tre Cantiche, ma un impegno fruttuoso. Ricordo grato il Classico di Acqui, città termale dall’epoca di Augusto.

Flavio Ambrosetti

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