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Clima e cibo: non abbiamo più tempo

“Il contrappello” di Paolo Massobrio

Su Avvenire questa settimana ho parlato dei cambiamenti climatici, responsabili di un’estate siccitosa che ha portato a una contrazione della produzione di tanti prodotti alimentari: non ci sono funghi e tartufi, mentre il riso e il grano sono più scarsi degli anni passati.

Tutto ciò si tradurrà in un aumento dei prezzi dei generi alimentari. Per contro si spreca meno: il Covid ha avuto il merito di indurre gli italiani a fare la spesa in modo più oculato. Tuttavia non ci sono solo gli sprechi alimentari, ma anche quelli di cose realizzate in passato e poi abbandonate in nome della modernità.

Le prossime elezioni in Europa e in alcune città italiane porteranno a un cambiamento, ma mi chiedo quale sarà e soprattutto se ci si rende conto che non abbiamo più tempo.

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