Home / Rubriche / Il talento sconfigge la malattia

Il talento sconfigge la malattia

Strana la vita

Ezio Bosso e quella musica che continua a suonare

«Se mi volete bene, smettete di chiedermi di mettermi al pianoforte e suonare». Questa è la frase pronunciata domenica scorsa a Bari, durante la Fiera del Levante, dal musicista e compositore Ezio Bosso. Parole che hanno scosso il mondo della musica, e non solo. La notizia è stata letta come un addio ai palchi dovuto alla malattia neurodegenerativa che affligge l’artista ormai dal lontano 2001: ma se di ritiro vogliamo parlare, questo non riguarda assolutamente la direzione d’orchestra ne tantomeno l’attività compositiva. «Continuo a fare musica, e meglio di prima. Non mi sono ritirato» ribadisce sui social il Maestro. Sicuramente non nuovo a periodi di forte disagio, Bosso ha dimostrato come la passione e il talento possano continuare a esistere e a essere vissute nonostante il fisico non riesca più a reggere. La musica vissuta come strumento di comunicazione, sia per chi ha il piacere di ascoltarla sia per chi ha la fortuna di suonarla: questo è quello che dice chiunque abbia avuto l’occasione di partecipare ai suoi seminari o sia andato a un suo concerto.

Un direttore che con la sua gestualità riesce a far comprendere agli orchestrali la partitura in maniera straordinaria, e che allo stesso tempo rifiuta i “pietismi” mediatici per le sue dita che invece non funzionano più come dovrebbero. L’artista fa capire che la musica comunque rimane a prescindere: che la si possa suonare o no, che la si possa dirigere o magari solo più comporre. Si percepisce infatti un cambiamento di situazione, più che una disgrazia. Felice di fare il suo mestiere, il Maestro elogia la musica come mezzo che permette, o comunque obbliga, ad ascoltare. E poi c’è in lui una grande autoironia, che gli permette di rispondere a chiunque in maniera leggera (ma diretta) anche a battute fuori luogo. Perché, come dice lo stesso Bosso: «La disabilità è negli occhi di chi guarda. Il talento è talento e le persone sono persone, con le ruote o senza».

Andrea Allegra

Check Also

Polenta concia: i segreti di Chef Giorgio di Favorite!

IN CUCINA CON FAVORITE! Polenta concia… top! I segreti dello chef Giorgio Nel menù del …

%d