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Vaccino per gli over 80: ecco come comportarsi

Regione Piemonte

Le dosi di vaccino AstraZeneca sono arrivate sabato 6 febbraio in Italia, ma hanno fatto tappa in Piemonte mercoledì 10. Il giorno seguente sono iniziate le vaccinazioni agli under 55: con le 17.800 dosi inizia la campagna di vaccinazione delle Forze armate, delle Forze dell’ordine e della Polizia municipale. Con le successive forniture, in tutto nel mese di febbraio sono previste per il Piemonte circa 90 mila dosi di AstraZeneca, si inizierà la vaccinazione anche del personale scolastico under 55 anni, che rappresenta il target d’età indicato per l’uso di questo vaccino (18-55).

Come anticipato, oltre al vaccino AstraZeneca, la prossima settimana è previsto l’arrivo di altre 36.270 dosi di Pfizer e 11.100 di Moderna, che continueranno a essere usate per il completamento della vaccinazione del personale del sistema sanitario e degli ospiti e operatori delle Rsa, che dovrebbe terminare il 21 febbraio.

Proprio il 21 febbraio prenderà il via la campagna di vaccinazione per gli over 80. Saranno i medici di famiglia a definire gli elenchi dei pazienti secondo una priorità dettata da età e stato di salute, caricando poi i dati sulla piattaforma regionale. Le Asl fisseranno così gli appuntamenti e li comunicheranno a pazienti e medici di famiglia, tramite sms, mail o lettera. Dal momento della prima somministrazione saranno subito comunicati anche data e luogo del richiamo.

Dei 60 centri di vaccinazione piemontesi, sette sono in provincia di Alessandria, oltre al distretto Patria di Alessandria, funzioneranno gli ambulatori dei vaccini a Valenza, Casale, Tortona, Novi Ligure, Ovada e Acqui. I medici di Medicina generale saranno presenti nei centri vaccinali e inoculeranno le dosi. Mentre le persone disabili potranno ricevere il vaccino al proprio domicilio, per chi ha problemi a camminare sarà accompagnato dai volontari della Protezione Civile.

Pfizer e Moderna sono impiegati anche nella vaccinazione dei professionisti che non lavorano nella rete sanitaria regionale, ma sono associati ai medici degli ospedali, perché ugualmente a rischio, come dentisti e fisioterapisti. Per loro le vaccinazioni termineranno il 15 marzo. Secondo le indicazioni di priorità, date a livello nazionale, in particolare per il personale scolastico, le Forze dell’ordine, Forze armate, uffici giudiziari, carceri e convivenze a cui si rivolge la Fase 3, l’organizzazione è pronta. Il personale scolastico potrà aderire attraverso un apposito portale messo a disposizione dal sistema regionale, ogni operatore riceverà dall’Asl un sms con gli estremi dell’appuntamento. Le Forze dell’ordine e i carcerati faranno ancora prima, si vaccineranno nelle infermerie all’interno delle rispettive sedi.

«Solo quando avremo più vaccini, potenzieremo i centri, convertendo parte dei 70 drive per i tamponi» anticipa l’assessore Luigi Icardi. L’assessore stesso spiega anche che il Commissario Arcuri invierà 180 degli infermieri aderenti al bando nazionale, ma in caso di necessità sono a disposizione del Piemonte anche i medici cubani e alcuni medici in pensione. Da strutturare la Fase 4 che, infine, riguarderà tutte le altre persone non indicate nelle categorie sensibili. Nel frattempo si stabilizzeranno le forniture dei vaccini, reperibili e somministrabili non solo attraverso l’Asl, ma anche in farmacia.

Daniela Terragni

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