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Vivere e leggere la realtà da cristiani

Associazioni laicali

Dal 3 marzo don Vittorio Gatti, parroco a Frascaro, Gamalero e San Rocco di Gamalero, è stato nominato Assistente regionale del Settore Adulti di Azione Cattolica dalla Conferenza episcopale piemontese. In questa veste don Vittorio ha partecipato all’Assemblea regionale dell’AC del 21 marzo, primo appuntamento in cui la delegazione ha potuto dargli ufficialmente il benvenuto. Abbiamo così chiesto a don Vittorio di spiegarci di che cosa si tratta.

Don Vittorio, cosa vuol dire essere Assistente regionale del Settore Adulti di AC?

«Per me è proprio una scoperta, perché finora ho fatto l’Assistente diocesano del Settore Giovani. Per quanto in questi anni abbia potuto incontrare l’associazione, c’è una buona parte di novità. Più che un compito operativo, si tratta di cooperare con la Delegazione regionale, nel curare le relazioni e i collegamenti tra le associazioni diocesane in particolare in collaborazione con gli altri Assistenti regionali e quelli diocesani. L’Azione Cattolica è una associazione laicale: l’Assistente non è tesserato! Ma proprio per questo ai sacerdoti è richiesto di rispettare l’autonomia e la valorizzazione dei laici, impegnandosi negli aspetti più propri del ministero ordinato, nell’accompagnamento spirituale, nello spezzare il pane della Parola di Dio».

Quali sono le linee guida per questo anno caratterizzato dall’emergenza sanitaria?

«L’Azione Cattolica ha percorsi formativi e cammini annuali che vengono propositi per i vari settori. Quello che stiamo vivendo è chiaramente un anno particolare, in cui siamo condizionati dalla situazione sanitaria. L’AC non si è mai posta come un movimento carismatico, con leader e programmi a parte rispetto al cammino delle Diocesi. Caratteristica dell’Associazione è proprio il radicamento nella Chiesa locale e nelle parrocchie, condividendone la vita pastorale. Così si sperimentano impegni, speranze, ma anche difficoltà e frustrazioni, che sono di tutta la comunità diocesana. Questo tempo particolare ci chiede di collocarci nella realtà di incertezza e sofferenza, aiutandoci a vicenda a mantenere vivo il tessuto comunitario e l’attenzione ai più deboli, valorizzando le relazioni e facendosi testimoni del Vangelo».

Cosa significa far parte dell’AC?

«Non significa fare volontariato in parrocchia, ma vivere da cristiani nel mondo, nella scuola, nei contesti lavorativi, nei rapporti sociali. L’Associazione offre la possibilità di camminare insieme ad altri fratelli e sorelle, nell’ascolto della Parola, nella formazione e nel discernimento, per portare la propria identità di credenti in ogni ambiente. E questo aspetto, forse, è ancora più significativo per il Settore Adulti: penso al mondo dell’impegno sociale e politico, nel senso alto del termine, alla capacità di leggere la realtà in cui siamo immersi, alla possibilità di portare l’annuncio cristiano in ogni periferia esistenziale».

Dal 25 aprile al 2 maggio si terrà online l’assemblea nazionale di AC. Tu parteciperai?

«L’Assemblea è un momento forte della vita associativa: è un momento di dialogo e confronto a partire dal documento assembleare, condiviso e discusso insieme. Ci saranno anche proposte di approfondimento e di preghiera sui tempi che siamo chiamati a vivere e sui cammini dell’Associazione. Al termine verranno eletti i membri del consiglio nazionale dell’AC, secondo la modalità democratica tipica dell’Associazione. Qualche anno fa ho potuto partecipare in presenza ad un’assemblea nazionale a Roma (si svolge ogni tre anni), ed è stata davvero un’esperienza stimolante. Ho potuto sperimentare una vivacità che magari dalle nostre parti ci sembra meno evidente, perché abbiamo numeri ridotti rispetto ad altre zone dell’Italia. Quest’anno sarà tutto online: per ogni diocesi parteciperanno alcuni delegati, che avranno diritto al voto; ci sono però alcuni momenti accessibili a tutti tramite i canali social. Io, in veste di assistente, sono iscritto come uditore, parteciperò ai momenti assembleari e ai confronti di gruppo, ma non alle votazioni; pur nella modalità a distanza, potrà essere anche questa volta un vero momento di Chiesa».

Durante i lavori del 21/03/2021, il Consiglio regionale elettivo, tramite una piattaforma apposita per il voto online, ha riconfermato il Delegato regionale uscente, Massimo Liffredo della diocesi di Aosta, e ha eletto i componenti della Delegazione regionale che lo affiancheranno nel servizio per il prossimo triennio associativo 2021-2024.

La Delegazione eletta risulta così composta, oltre il Delegato, da: Laura Trinchero, Segretaria (diocesi di Acqui Terme), Roberto Greco, Amministratore (diocesi di Asti), Valeria Artuso (diocesi di Novara) e Patrizia Elia (diocesi di Fossano) Incaricate per il Settore adulti, Luca Manzon (diocesi di Acqui Terme) e Sophie Perret (diocesi di Aosta) Incaricati per il Settore Giovani; Francesca Borgesa (diocesi di Susa) e Federica D’Aleo (diocesi di Alba) Incaricate per l’Azione Cattolica Ragazzi; Beatrice Bacci (diocesi di Asti) Incaricata per il Movimento Studenti e Paolo Ferroni (diocesi di Torino) per il Movimento Lavoratori.

La Delegazione nel suo servizio associativo è affiancata dagli Assistenti regionali: don Vittorio Gatti Settore Adulti, don Luca Bertarelli della diocesi di Biella per il Settore Giovani e don Andrea Martinetto della diocesi di Asti per l’ACR.

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