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Vaiolo delle scimmie, parte la vaccinazione

Regione Piemonte

Al via la vaccinazione anti-Vaiolo delle scimmie. Le prime 600 fiale sono state consegnate alla Regione Piemonte, che ha iniziato a somministrarle tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Il numero di casi non è elevato, dall’8 agosto a oggi i positivi sono passati da 23 a 28, di cui 20 importati da altri territori.

La priorità di accesso al vaccino è prevista per gli operatori dei laboratori analisi con una possibile esposizione al virus e a seguire alle persone a maggior rischio di trasmissione, che potranno manifestare la volontà di essere vaccinate ai Centri di malattie infettive, Centri per la diagnosi e cura delle infezioni sessualmente trasmesse e agli ambulatori per la profilassi pre-esposizione Hiv. L’attività di informazione alla cittadinanza verrà svolta in stretta collaborazione anche con le associazioni territoriali di riferimento.

Non avendo registrato fino a oggi un elevato numero di casi, il Piemonte non è stato tra i primi a ricevere dal ministero della Salute un quantitativo consistente di vaccini a scopo preventivo. Tuttavia, per essere immediatamente operativo, l’assessorato alla Sanità aveva già predisposto un piano che è stato inviato la scorsa settimana alle Aziende sanitarie con le prime indicazioni.

Per un fine estate in sicurezza, di pari passo, continuano la campagna vaccinale anti-Covid e il monitoraggio preventivo dei contagi. L’incidenza di 208.1 casi ogni 100 mila abitanti rispetto al valore nazionale di 259.8, si conferma tra i dati più bassi in Italia dopo Lombardia, Lazio e Toscana. «Il dato è in crescita rispetto alla scorsa settimana, ma inferiore ai numeri registrati 15 giorni fa e che in generale risente, come ogni anno, delle oscillazioni sulle diagnosi di positività dovute alla settimana di ferragosto» sottolineano gli epidemiologi della Regione. Nella settimana dal 22 al 28 agosto l’incidenza è aumentata fra gli adulti del 13%. Comunque l’occupazione dei posti letto negli ospedali è stazionaria: gli ordinari sono circa la metà rispetto al valore nazionale e si ferma all’1,1% contro il 7,7% il tasso di occupazione delle terapie intensive.

Il Piemonte continua a essere in testa per la somministrazione delle quarte dosi, con oltre 400 mila inoculate agli immunocompromessi, over 80, ospiti Rsa, fragili over 60 con specifiche patologie, over 60 e fragili over 12. Nelle farmacie sono state somministrate circa 16 mila quarte dosi e le prenotazioni sono circa 1.600. La variante dominante è la Omicron 5, anche se si rilevano mutazioni della Omicron 4.

Daniela Terragni

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