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La saggezza dei nonni

“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli

Ricevo un messaggio tramite WhatsApp che mi giunge assai gradito nel tempo in cui viviamo afflitti dal male che continua a essere presente in tutto il mondo: il coronavirus (leggi anche La storia di Gianni). Ritrovo la bellezza delle anime semplici e devote all’unico Maestro che è la Via, la Verità, la Vita.

Mia nonna diceva: «Male non fare, paura non avere… prendi il bene quando viene che il male non manca mai. Chi non ha conosciuto il tuo stesso dolore, non ti capisce e non ti capirà mai… La falsità, l’invidia e l’arroganza sono le tre sorelle figlie dell’ignoranza… non prendere una decisione quando sei triste… Chi semina rabbia e rancore, coltiva violenza e dolore. Chi semina amore e pazienza, coltiva gioia e sapienza… ma soprattutto non dimenticare per ogni cosa è importante pregare».

E poi ancora: «Nonna cos’è l’amore? È quel sorriso che avrai da grande quando penserai a me». Le parole sagge e gli insegnamenti morali non passano mai di moda e sono di tutte le nonne e tutti i nonni del mondo che vogliono bene ai loro nipoti. Io ho avuto la fortuna, quando ero ragazzina, di avere in famiglia la mia nonna materna per alcuni anni che ho seguito fino alla sua morte, avvenuta a 97 anni. Aveva un gran rispetto per il mio papà e non si metteva a tavola fino a quando lui non era presente.

«Faccio un brindisi e poi m’inchino a colui che mi ha dato il vino, anche a lui dono il mio cuore che lo merita con tanto amore!» era una frase ricorrente che usava per esprimere la sua gioia. Con noi stava bene anche se, in tarda età, aveva dovuto abbandonare la sua terra natia. Non l’ho mai vista piangere, nonostante i dolori della sua vita passata. La ricordo con il suo bonario sorriso per tutti ed era tanto grata alla mia sorella maggiore che a braccetto la portava in chiesa per partecipare alla Santa Messa.

La guardavo mentre nella sua camera, ogni giorno, seduta sul letto, teneva stretti nella mano la corona del Rosario e il libretto delle preghiere che io ho conservato come un prezioso ricordo. L’importanza della preghiera è una eredità che mi ha lasciato di cui solo nell’età matura comprendo il valore. Cara, indimenticabile nonna Luigina! Tu hai allevato non solo i tuoi tre figli naturali, ma anche gli altri tre acquisiti da tuo marito rimasto vedovo della prima moglie. La tua è stata una grande famiglia che hai amato e tenuto sempre unita. Quando penso a te sorrido per la gioia di averti conosciuta e ringrazio il Signore per la tua vita benedetta!

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