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Da Brescia… al Santa Chiara!

Le storie del Collegio

Nella scorsa puntata abbiamo imparato a cucinare il paté di fegato secondo la ricetta della direttrice Carlotta Testa, in questo numero le ispirazioni ci arrivano da Anna Castellini (nella foto qui sotto). 21 anni, studentessa al 4° anno di biologia e originaria di Brescia. Prima di tuffarci nel ripieno del salmone, ci siamo fatti raccontare dell’atmosfera natalizia che si respirava al Complesso Santa Chiara.

Anna, come hai vissuto seconda ondata in Collegio?
«Io sono rientrata a ottobre nella mia camera e sia io che gli altri collegiali eravamo davvero contentissimi di rivederci: non parlavo dal vivo con la mia coinquilina da marzo! Poi è arrivata la stagione fredda, con tutti i problemi connessi e infine la zona rossa. Ci sono stati indubbiamente dei momenti di difficoltà in questi mesi e anche giornate di noia, ma essere in un posto con degli altri giovani mi ha dato molta forza. Vivere con dei ragazzi che sono sulla mia stessa barca, ovvero con la preoccupazione per la salute dei propri cari lontani e il pensiero di dover comunque dare gli esami e andare avanti, mi ha aiutata a farmi coraggio».

E come vi siete organizzati per reagire?
«Abbiamo cercato innanzitutto di darci un tono, ovvero soprattutto noi ragazze di sistemarci e vestirci bene nel weekend, anche se non dovevamo andare da nessuna parte. Qualche volta abbiamo ordinato la pizza, per trascorrere una serata un po’diversa e ci siamo comperati da soli le caramelle per Halloween».

Come avete vissuto l’Avvento da collegiali?
«Molti di noi sono dovuti rientrare presto a casa ma abbiamo voluto comunque organizzarci la cena di Natale, per segnare in qualche modo l’importanza di questo periodo: il 28 novembre abbiamo cucinato le lasagne con tanto di ragù fatto in casa. Per la besciamella abbiamo trovato una soluzione alternativa: mozzarella, ricotta salata e altri formaggi che avevamo sottomano sono stati sciolti in pentola e hanno dato vita ad una apprezzabilissima variazione sul tema. I ragazzi hanno fatto la spesa e noi ragazze abbiamo cucinato. Ilaria ha coordinato le operazioni, io mi sono dedicata alla crema per il Pandoro».

E le stanze del Santa Chiara come le avete addobbate?
«Abbiamo chiesto a Carlotta di poter fare l’albero: chi dei ragazzi non era d’accordo è stato ricoperto di lucine e ha poi collaborato (ride). Abbiamo addobbato anche il salone con vari nastrini (quelli che metti sull’albero di Natale che sembrano dei piccoli boa) e abbiamo messo anche un piccolo albero di Natale in cucina: il Collegio è la nostra casa e anche in questi piccoli gesti volevamo dimostrargli il nostro affetto».

Il salmone ripieno di nonna Emi

«Si tratta di un piatto delizioso e molto amato dalla mia famiglia: mia mamma un paio di volte l’anno ce lo fa, la tradizione vuole che sia anche sulla tavola della Vigilia Natale perché proprio lì l’abbiamo degustato per la prima volta: è la ricetta della nonna di un mio cugino, la nonna Emi appunto».

Ingredienti per due porzioni:

50 g di burro;
¾ di dado di verdure;
2 amaretti;
6 mandorle;
acqua tiepida (mezzo bicchiere);
pangrattato;
3 cucchiai di formaggio grattugiato;
aglio e prezzemolo qb;
noce moscata e cannella qb;
un salmone (oppure dei filetti di trota salmonata)

Preparazione:

  • In una padella antiaderente, sciogliete il burro insieme con il dado, il prezzemolo e l’aglio un po’ tritati.
  • Quando si inizia a sentire un buon profumo e vedete il burro spumeggiante, aggiungete il pane grattugiato e fate “asciugare” un po’ il composto.
  • Spegnete poi il fuoco, e aggiungete noce moscata, cannella, mandorle e i due amaretti tritati.
  • Mescolate e trasferite il tutto in una bacinella: aggiungete ora il formaggio e l’acqua e regolate di sapore (a seconda dei gusti, se lo sentite troppo “dolce” aggiungete un po’ di sale).
  • A questo punto prendete un salmone già pulito, fate un taglio in corrispondenza della pancia, adagiatelo in una pirofila e ricopritelo di pangrattato, alloro (leggermente unto d’olio) prezzemolo tritato e sale.
  • Infornate a 200 gradi: il salmone è cotto quando la pelle si solleva.
  • Il salmone va acquistato in pescheria e possibilmente fatto già pulire dal pescivendolo.
  • Se questa opzione vi risulta troppo complessa, la ricetta viene benissimo comunque con un trancio di salmone a testa per persona oppure con i filetti di trota salmonata: in questo caso si possono arrotolare attorno al ripieno e fermare e legare con un bello spago.
  • Per la cottura dei tranci e dei filetti, il tempo richiesto è 30 minuti.

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La Voce degli Ex studenti:

Per maggiori informazioni, visita il sito del Collegio Santa Chiara

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