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Un Apostolato per la vita

Medicina e fede

Che cosa vuol dire oggi essere medico e cattolico?

Giunto ormai quasi al termine di una carriera e forse al termine di una vita, perlomeno professionale, proprio come succede ai vecchi, mi sento di condividere delle belle riflessioni. Prima di tutto il “quasi”, bisogna dirlo, è un po’ come la favola della volpe e dell’uva, perché, per le ultime leggi previdenziali, la mia data di pensione diventerà coincidente con il trapasso. La mia, la nostra riflessione, tuttavia, non è certo nuova: si riferisce al ruolo che può, deve avere il medico credente e cattolico nella società, nella politica, nella cultura e nell’etica di oggi, come di ogni tempo. Dal Giuramento di Ippocrate in avanti, addirittura in epoca precristiana.

Cercando di definire il medico cattolico, non intendo soltanto un “appartenente” a una associazione, pur rispettabile, o ad un circolo culturale, a un gruppo di pensiero più “filantropico” di altri. Lo identifico in colui che, abbracciando questa bella Professione, questa giusta Missione, crede ed annuncia che Cristo è morto e risorto per noi, vedendo in tutti i malati che si trova a curare i propri figli, fratelli, madre o padre, vedendo nella sofferenza che cerca di eliminare o lenire, la unione con la Croce. Molto spesso i medici che scrivono su giornali laici o confessionali, lo fanno per rispondere a quesiti clinici, per annunciare scoperte o progressi scientifici, talvolta, bisogna ben dirlo, per essere soprattutto autoreferenziali. Di converso molti medici cattolici, impegnati in politica o nella direzione e amministrazione della Sanità, spesso si dimenticano dei principi e della Dottrina morale e sociale della Chiesa: in nome del “politicamente corretto”, del “mondo va avanti”, della sacralità della scienza: sacra è solo la Vita, e Chi Vita e scienza ha creato. Penso che così non dovrebbe essere. Penso che il medico cattolico sia chiamato ad essere qualcosa di più, di meglio: se anche il cristiano non vuole avere ragione, andando dietro a Cristo, sa di avere ragione. Contro la cultura della morte nella scienza medica, le scelte del Fine vita, le contraddizioni scientifiche e morali sulle malattie mentali, sulla fecondazione assistita, per citare alcuni temi sempre attuali.

«Siate sempre pronti a dare ragione della Speranza che è in voi, con dolcezza rispetto e retta coscienza» (S. Pietro). Per concludere, giunto al termine della mia vita, mi convinco che molto presto a me, a noi medici sarà richiesto se abbastanza abbiamo fatto nella nostra Professione, forse il più grande Apostolato per la vita.

Franco Rotundi

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