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Grigi, Brescia e Lecce in quattro giorni

Dopo il pari casalingo (1-1) con il Pisa

Nessuna gara è mai facile, soprattutto in un campionato come la Serie B dove ogni avversario ha doti peculiari e può essere in grado di metterti in difficoltà. Ma ci sono sfide che, oltre ai valori in campo, assumono un sapore speciale per fascino, storia, tradizione e anche per il confronto con chi, con te, ha percorso un pezzo di strada importante.

Se poi quella formazione è seconda in classifica a un solo punto dalla vetta che ha tenuto per tredici giornate, vanta la migliore difesa del torneo ed è chiaramente stata costruita per salire direttamente di categoria, appare chiaro come il punto portato a casa dai Grigi contro il Pisa di Luca D’Angelo sia non solo prezioso, ma pesantissimo. Un 1-1 di rigore (Marconi da una parte e Torregrossa dall’altra) in cui ancora una volta i ragazzi di Longo hanno messo in campo una prova fatta di intensità, concentrazione e spirito di sacrificio.

«È vero – il commento del mister – avevamo di fronte una delle prime della classe, una compagine che può contare su cambi di grande livello: aver ribattuto colpo su colpo e aver offerto una prestazione di questo tenore è sicuramente motivo di orgoglio, anche perché dobbiamo capire che quando non possiamo vincere è altrettanto importante non perdere. Questo punto è prezioso per la nostra consapevolezza, per la nostra crescita e naturalmente per la nostra classifica».

Che vede i Grigi (21) sempre al quintultimo posto, a +7 sul Crotone che ha pareggiato (0-0) con il Cittadella e a +3 sul Cosenza, che ha fermato il Brescia sullo 0-0. Un pareggio che ha generato il caos in casa biancazzurra, con Inzaghi sulla graticola, e Diego Lopez, ancora sotto contratto con il club, richiamato in fretta e furia prima di rinunciare all’incarico visto il clima non idilliaco respirato in città, per usare le parole del ds Marroccu. Resta una situazione surreale, con la squadra di nuovo affidata all’ex numero 9 del Milan, messo in discussione nonostante il terzo posto (39) a -1 dal Pisa e -2 dalla vetta occupata dal Lecce.

Soprattutto, restano le divergenze di vedute con il presidente Cellino e un contratto che conterrebbe una clausola che non consentirebbe l’esonero con il gruppo in una delle prime otto posizioni. Una realtà in cui tutti gli scenari sono possibili e in cui resta un solo dato oggettivo, ovvero la difficoltà delle rondinelle tra le mura amiche, dove un successo manca dal 6 novembre (vittoria di misura sul Pordenone) e dove sono stati conquistati solo 13 punti, esattamente la metà di quelli ottenuti in trasferta. Un appuntamento con cui l’Alessandria aprirà un autentico tour de force, con gare ogni due, massimo tre giorni, con il Lecce che arriverà al Moccagatta mercoledì 16. Si comincia però domenica dal “Rigamonti” (fischio di inizio alle 15.30), dove Longo dovrà rinunciare allo squalificato Chiarello.

Marina Feola

Guarda anche la undicesima puntata di Venticinquesimo minuto con ospite Matteo Di Gennaro (clicca qui)

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