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Creatività, bene prezioso

“Il punto di vista” di Adrana Verardi Savorelli

Anche in questo momento di difficoltà qualcosa ci salva

Mi piace scrivere della creatività, un bene che diventa prezioso soprattutto nel tempo attuale in cui è stata dichiarata guerra al coronavirus che colpisce chiunque e dovunque. M’incuriosisce la notizia di una “farmacia letteraria”, sorta a Firenze nel 2018, che in questo periodo di grave emergenza sanitaria resta deserta. I clienti soggetti a ritiro coatto in casa non possono frequentarla, ma sperano di ritornare presto in quel luogo di cultura dove possono usufruire di consigli terapeutici individuali, adatti proprio alle loro esigenze caratteriali e psicologiche.

Un’intraprendente signora, Elena Molini di 37 anni, autrice del libro “La piccola farmacia letteraria”, ha creato una piccola farmacia dove i farmaci sono tutti acquistabili senza ricetta medica e gli ingredienti non hanno nessuna controindicazione. I medicinali sono i libri che fanno bene in ogni caso. In genere le persone, che vivono situazioni difficili, desiderano trovare rimedi alternativi alle solite compresse da ingerire ogni tanto, con gli eventuali effetti collaterali. La titolare della farmacia prima ascolta con attenzione le confidenze dei clienti, come gli stati d’animo, i sentimenti prevalenti, i desideri di superare i malesseri quotidiani, la voglia di cambiare in meglio… e poi, fatta la diagnosi, è in grado di proporre la cura con il libro giusto.

Un libro, quindi, per ogni persona e in più la possibilità di procurarsi “compresse di gioia”, “capsule di novità per cambiamento” e ancora i tanto richiesti “integratori contro la bassa autostima”. Esistono in questa farmacia tutte le novità letterarie più importanti, ma anche i “classici salvavita” che non tramontano mai e sono adatti per i casi disperati. Una vera rivoluzione nel campo della medicina! Se la cura funziona un grande applauso alla ricercatrice del buon vivere!

Un altro esempio di creatività… Nei giorni scorsi, attraverso i mass-media, vediamo che l’Italia resiste, i balconi della speranza si rivestono di vari striscioni con l’ormai noto scritto “Andrà tutto bene” (molto discutibile!!!) e tante persone, soprattutto giovani, cantano l’inno patriottico con passione e altri brani famosi.

Tutto bello, tutto interessante, tutto fantasioso, ma come altre persone credenti, io preferisco un altro tipo di creatività suggerita da un messaggio, ricevuto su WhatsApp, dove si consiglia alle persone d’invocare il nome del Signore Gesù Cristo, Colui che tutto può. C’è anche la creatività delle mamme, dei papà, dei nonni che s’inventano giochi, fiabe e altro per intrattenere i loro bambini costretti a stare a casa da scuola e che non devono annoiarsi.

C’è chi riesce a coinvolgere i più piccoli a farli preparare i pranzetti per i loro bambolotti con ingredienti veri che poi, se mal riusciti, potrebbero finire nel sacchetto dell’umido, ma con un po’ di fantasia tutto è buono… e gli improvvisati cuochi sono orgogliosi. Ci sono bimbi che aiutano a lavare le automobili nel cortile di casa, contenti di respirare aria primaverile e d’essere in qualche modo utili. Approfittano anche della possibilità di fare un bagnetto ai loro cagnolini di peluche. Non è poi tanto male restare a casa quando si è vicini ai propri familiari e si partecipa alla vita quotidiana.

Un altro esempio di creatività che piace. Si tratta di un sacerdote che non potendo celebrare la Messa con i suoi parrocchiani, per le disposizioni di sicurezza indicate dal Governo, ha chiesto ai fedeli d’inviargli le loro foto per metterle sui banchi della chiesa, in modo che lui possa guardarli come se fossero presenti. E sempre pensando ai preti, leggo su “Avvenire” di domenica 22 marzo l’articolo di don Maurizio Patriciello in cui scrive che «ora serve lavoro di squadra, non lo slancio individuale», quindi lavoro creativo perché «chi parla della Croce deve essere pronto a salire sulla croce» (diceva padre Nazareno Fabbretti). La grandezza dei sacerdoti si riconosce ancor più nei momenti drammatici. Creatività che salva!

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