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Rientro a scuola: che cosa serve davvero ai bambini?

La pediatra Sabrina Camilli

Lo zaino con il materiale in ordine e ben etichettato, gli abbracci di mamma e papà, la loro attenzione dedicata quando i piccoli raccontano cosa hanno fatto a scuola: negli scorsi numeri la maestra elementare Federica Bellan ci ha dato il punto di vista degli insegnanti sul rientro a scuola dei nostri bambini e dei consigli pratici per le mamme e i papà. Per questo numero abbiamo chiesto alla nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli, di aiutarci a capire che cosa possiamo fare come genitori (ma anche come zii e nonni) per far vivere ai bimbi questo settembre nel modo migliore.

Dottoressa Camilli, come possiamo iniziare ad aiutare i nostri figli fin dalla tavola?

«I bambini hanno bisogno di un nutrimento adeguato, a maggior ragione ora che iniziano la scuola. Dal punto di vista fisico è importante partire con il piede giusto: quindi l’ideale è incominciare la giornata con una buona colazione a base di latte, yogurt, frutta fresca, biscotti. Ma senza esagerare con gli zuccheri e con il cacao, che in quantità eccessiva possono contribuire a renderli più agitati. Ricordo che cibi eccessivamente zuccherati, raffinati e confezionati hanno effetti negativi sull’accrescimento e sulla stabilità neurologica dei nostri bambini».

Ci sono altri aspetti che non dobbiamo sottovalutare in questo momento dell’anno per loro molto importante?

«Quando prima ho parlato di nutrimento, intendevo dire anche quello affettivo: è quindi necessario infondere in loro fiducia, in modo che si sentano supportati e aumentino la loro autostima. I bambini devono anche sentirsi accompagnati in questa nuova avventura, dove impareranno cose che prima non sapevano e faranno esperienza di vita».

Quante ore è giusto far riposare i nostri figli, per consentire loro di vivere al meglio la giornata scolastica?

«Per fare in modo che riprendano la routine con maestre e compagni di classe nel modo migliore, bisogna fare in modo che i piccini dormano bene, il giusto numero di ore. Ricordo che dai due ai cinque anni il riposo della giornata dovrebbe andare dalle 10 alle 14 ore».

Un dubbio dei genitori riguarda le attività extrascolastiche: è giusto partire fin da subito?

«Consiglio di non trascurare mai l’attività sportiva. Per crescere bene e restare in buona salute è molto importante che i piccoli facciano attività motoria, proprio perché questo aumenterà le loro capacità di difesa immunitaria. A questo proposito ricordo quanto sia importante l’integrazione con vitamina D, ora che il bambino passerà più ore al chiuso. Questo vale soprattutto se il piccolo è in sovrappeso o ha la pelle scura: le sue esigenze di vitamina D sono maggiori».

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